Con la diffusione delle varianti, il rischio di contagio è sicuramente aumentato. Proprio per questo i vertici delle autorità sanitarie italiane hanno così aggiornato le misure farmacologiche, di prevenzione e di controllo del Covid-19. Di seguito una breve sintesi:
L’IMMUNITA’ DOPO L’INFEZIONE DURA 5 MESI: Una volta contratto il coronavirus, una persona ne resta immune per circa 5 mesi. Il vaccino contro il Covid potrà essere effettuato dopo 3/6 mesi la malattia, con la somministrazione di una sola dose dei vaccini che prevedono il richiamo (Pfizer, Moderna, AstraZeneca). Se sono invece trascorsi 6 mesi dall’infezione, la persona dovrà vaccinarsi come chi non l’ha mai contratto. Le persone che soffrono di immunodeficienza devono fare sempre e comunque la vaccinazione completa.
VACCINATI E IN QUARANTENA: Una persona vaccinata contro il Covid-19, sia che abbia ricevuto una sola dose sia che abbia ricevuto anche la seconda, se entrata a contatto stretto con un positivo deve seguire le stesse regole di una persona non vaccinata: isolamento per almeno 14 giorni senza sintomi oppure 10 e sottoporsi a un tampone molecolare o antigenico. I contatti stretti di una persona affetta da Covid-19 possono essere vaccinati ma dopo aver osservato la quarantena di 10 o 14 giorni come descritto qui sopra.
CHI SI VACCINA PUO’ AMMALARSI DI COVID LO STESSO: Ad oggi nessuno dei vaccini risulta efficace al 100% e la risposta immunitaria varia da persona a persona. Quindi anche le persone vaccinate si possono ammalare di coronavirus, tuttavia la patologia si manifesta in forme molto meno gravi. Ad esempio, molti anziani ospiti delle Rsa toscane si sono ammalati di Covid dopo il vaccino ma, a parte rarissimi casi, la maggior parte ha manifestato sintomi lievi o comunque è risultata asintomatica.
DISTANZIAMENTO, MEGLIO DUE METRI: Gli esperti dell’Inail e dell’Iss ritengono che sarebbe opportuno aumentare il distanziamento fisico fino a due metri, laddove possibile, soprattutto in situazioni nelle quali viene rimossa la protezione respiratoria (es. in occasione del consumo di cibo e bevande). La distanza minima di sicurezza resta un metro.
TEST DIAGNOSTICI ACCHIAPPA-VARIANTI: Per garantire una completa diagnosi dell’infezione da varianti, i test per la diagnosi del Covid-19 devono essere multi-target ovvero devono essere in grado di rilevare non solo il gene Spike (la proteina che consente al virus di agganciarsi alle cellule dell’uomo) ma più geni del virus.