VALDERA. Non c’è solo il problema della crisi sanitaria in Valdera, l’agricoltura lamenta “siccità”. La dimostrazione giunge dalla terra secca che invece in questo periodo doveva godere ancora delle piogge di Aprile. I terreni agricoli di Lajatico, Chianni, Terricciola, Peccioli e Capannoli, dove l’agricoltura ha maggiore sviluppo ne sono una dimostrazione.
Ha conferma arrivano i dati dei meteorologi, i primi mesi del 2020 si sono contraddistinti, in Toscana, per precipitazioni piuttosto scarse e distribuite in maniera molto irregolare all’interno del territorio regionale.
Al 30 aprile, in media, manca quasi un quarto delle precipitazioni attese, soprattutto per i deficit accumulati nei mesi di febbraio ed aprile. Rischio siccità? Al 30 aprile, in media, manca quasi un quarto delle precipitazioni attese (-23%), da ascrivere in gran parte ai mesi di aprile (-48%) e febbraio (-31%); più contenuto, ma sempre significativo, il deficit di gennaio (-22%), mentre a marzo si è osservato un leggero surplus (+9%). Le percentuali riportate, tuttavia, non descrivono quella che è la distribuzione reale a livello territoriale delle anomalie pluviometriche. Come spesso accade in una regione vasta e climaticamente complessa quale la Toscana, le piogge risultano molto eterogenee e dipendono fortemente dal tipo di circolazione meteorologica prevalente.
Per parlare di siccità occorre aspettare ancora qualche tempo ricorda Lamma, anche se nella parte sud della regione presenta già precarietà accentuate