“Il Decreto aiuti è l’ennesima illusione, partorita da un governo di impreparati e codardi; questo decreto si può chiamare solo in un modo: Decreto eutanesia, poiché segna la morte lenta ed irreversibile di milioni di imprese e contribuenti.” Questa le parole di Massimo Gervasi, de Le Partite Iva Italia.
Continua Gervasi: “Sono oltre 2 anni che il nostro Governo proclama lo stato di emergenza ma poi non ne riconosce le conseguenze: centinaia di migliaia di imprese chiuse o in default, mancanza di liquidità, disoccupazione, inflazione alle stelle, aumenti incontrollati dei carburanti, … ed oggi il Governo si permette di introdurre un Decreto definito aiuti, ma senza aiuti!”
A spiegarci di cosa si tratta è Federica Barabotti, responsabile territorio Valdera.
“Le associazioni ed i sindacati di categoria delle imprese, degli autonomi, degli artigiani.. avevano disperatamente chiesto il riconoscimento di una crisi economica nazionale, unica nella storia, in parte conseguenza della pandemia e della guerra ma in gran parte causata da una cattiva gestione amministrativi e soprattutto di sperpero di denaro pubblico da parte del nostro Governo. Ha pagare sono state le imprese, chiamate continuamente a pagare conti e spese di questi orrori e fallimenti.”
Queste in sintesi le novità introdotte nel Decreto Aiuti (Dl 50/222) dalla legge di conversione 91/2022 pubblicata l 16 luglio 2022 sulla «Gazzetta Ufficiale» e già in vigore:
Le nuove dilazioni possono essere divise per singole partite a ruolo.
Il limite di debito, al di sotto del quale non occorre dimostrare lo stato di difficoltà del debitore è raddoppiato, da 60.000 a 120.000 euro. La causa di decadenza dal piano, inoltre, passa da 5 a 8 rate non pagate. Nel contempo, chi decade dalla rateazione non può in alcun caso dilazionare nuovamente il debito scaduto.”
Continua Barabotti: “Questo è quanto di meglio ha saputo partorire il governo dei migliori, dimostrando di non aver minimamente compreso le difficoltà sociale ed economica del nostro paese. Nessuno ha fatto riferimento a sanatorie, pace fiscale, semplificazioni archiviazioni e soprattutto un richiamo all’operato, distratto o premeditato, dell’agenzia delle entrate. Nelle case degli italiani sono già arrivate 16 milioni di notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, molte di esse erano già prescritte o già pagate, molte altre contestabili. Solo una piccola percentuale di contribuenti italiani è riuscito a pagare; poiché per molti manca la liquidità.”
Conclude Gervasi: “Entro la fine dell’anno sono previste altre 40 milioni di notifiche per un ammontare di 40 miliardi; una mattanza per tutti coloro che vivono già in sofferenza. Nessuno in questo Governo ha veramente compreso la realtà sociale ed economica del mondo reale; ne viene continuamente ostacolata la ripresa e cancellate le virtù.”