Dopo oltre un anno di latitanza, i Carabinieri hanno catturato Zuka Allija, condannato a nove anni per rapine violente e aggressioni nella zona di Pontedera.

PONTEDERA – Nel tardo pomeriggio del 18 ottobre, dopo un’intensa attività investigativa su delega della Procura di Pisa, è stato catturato Zuka Allija, latitante dal 4 luglio 2024, esponente di spicco di una famiglia di origine Sinti Kosovara, dedita a reati contro il patrimonio, in particolare rapine in abitazioni private ed esercizi commerciali nella zona di Pontedera.

Allija era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione a nove anni di reclusione, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Pisa su richiesta del Sostituto Procuratore che coordinava le indagini relative ai fatti di reato descritti di seguito.
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L’attività investigativa del Nucleo Operativo e Radiomobile (N.O.R.M.) della Compagnia Carabinieri di Pontedera ha consentito di individuare il covo dove Allija si nascondeva, presso un’abitazione privata a Pisa. La cattura è stata eseguita con la collaborazione del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS), del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Pisa e del Gruppo di Intervento Speciale (GIS).
I reati risalgono al 15 febbraio 2021, quando a Pontedera tre uomini, tra cui Zuka Allija, perpetrarono una rapina in una villa dove era presente una donna di 83 anni. La vittima venne minacciata e picchiata per ottenere le chiavi della cassaforte, subendo un infarto, fortunatamente non fatale. Le indagini condotte dai Carabinieri di Pontedera identificarono Allija e due suoi nipoti come autori del delitto.
A seguito della richiesta della Procura, il GIP emise un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita il 16 giugno 2021 a carico dei tre indagati.
Successivamente, Zuka Allija, detenuto presso la Casa Circondariale di Prato, venne sottoposto agli arresti domiciliari il 1 gennaio 2023 nella sua abitazione a Pontedera (via Podere Cincinnato 1), con applicazione del braccialetto elettronico. Venuto a conoscenza della conferma della condanna, Allija si liberò del braccialetto ed evase dagli arresti domiciliari, rendendosi irreperibile fino al 18 ottobre 2025.
Durante il periodo di latitanza, Allija ha commesso altri episodi criminali:
- 11 ottobre 2024, Ponsacco: Allija e due suoi nipoti hanno esploso tre o quattro colpi di arma da fuoco contro due soggetti di etnia rom, per poi fuggire. Nel contesto venne sequestrata la pistola utilizzata, rubata precedentemente in un furto in abitazione a Vasto (CH).
- 22 dicembre 2024, night club “Cleo” a Crespina-Lorenzana: Allija, armato di tirapugni, e tre nipoti hanno aggredito brutalmente il gestore del locale per futili motivi, provocandogli lesioni gravi.
Per questi fatti, il GIP del Tribunale di Pisa emise, il 10 luglio 2025, ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di cinque soggetti coinvolti, eseguite il 15 settembre 2025, ad eccezione di Zuka Allija, rimasto latitante.
Grazie a una serrata attività investigativa coordinata dalla Procura di Pisa e condotta in collaborazione con ROS, Nucleo Investigativo e GIS, la latitanza di Zuka Allija si è conclusa il 18 ottobre 2025. L’ordine di esecuzione per la carcerazione (numero SIEP 444/2024) prevedeva una pena di nove anni di reclusione, relativa alla rapina del 15 febbraio 2021 a Pontedera.
Le indagini sono tuttora in corso per altri reati commessi da Allija durante il periodo di latitanza. Si ricorda che, per gli indagati, vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.