In Italia il vaccino AstraZeneca verrà raccomandato solo agli over 60. A comunicarlo durante la serata di ieri è stato il presidente del consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, durante un vertice tra Governo e Regioni.
Quest’annuncio è arrivato dopo le valutazioni di Ema, che ha ritenuto possibile un legame fra il vaccino covid AstraZeneca e casi molto rari di trombosi, ma non aveva ritenuto di sconsigliare le somministrazioni per genere o fasce d’età sostenendo che i benefici complessivi superassero i rischi degli effetti collaterali.
“Ci sono ipotesi che fanno pensare a reazioni del sistema immunitario. Questi fenomeni sono molto rari, gli eventi osservati sono stati superiori all’aspettato fino all’età di 60 anni ma inferiori all’atteso nei soggetti sopra i 60 anni di età. La maggior parte di questi eventi trombotici si è avuta nei primi 14 giorni dopo la somministrazione di vaccino e si è osservata solo dopo la prima somministrazione. Il numero delle seconde dosi somministrate è troppo limitato per arrivare a conclusioni definitive” – ha affermato Locatelli.
Ma cosa succederà ora per le persone under 60 che sono in attesa della seconda dose di questo vaccino? Sono oltre 1 milione e 200mila, tra docenti e forze dell’ordine, coloro che stanno aspettando la seconda dose a maggio e che adesso non sanno come andrà a finire. Il ministro della Salute Roberto Speranza rassicura che una circolare con delle indicazioni chiare verrà scritta a breve. Tutto ciò, ovviamente, rischia di modificare il piano vaccinale con i richiami per 2,3 milioni di italiani da gestire, categorie prioritarie e fasce di età da rivedere. Il piano andrà dunque rimodulato ma non dovrà subire rallentamenti e l’incentivo è a vaccinare di più gli over 60.