Negli ultimi giorni, in Valdera, sono state tentate e consumate diverse truffe generalmente in danno di persone anziane, per lo più con il metodo del “sedicente carabiniere e avvocato”.
La trama è quasi sempre la stessa: un sedicente ”maresciallo dei Carabinieri” contatta telefonicamente la potenziale vittima rappresentandogli che un congiunto è stato coinvolto in un sinistro stradale, dove ha cagionato gravi lesioni ad un’altra persona e per questo rischia l’arresto salvo che la parte lesa non venga immediatamente risarcita del danno subito, anche parzialmente, quantificato da un sedicente “avvocato” che, dopo il “sedicente maresciallo”, contatta l’anziana vittima del raggiro prima telefonicamente, o, talvolta recandosi direttamente presso la sua abitazione. Una volta in presenza della vittima, facendo leva sulla sua vulnerabilità e sugli affetti familiari, il sedicente “avvocato”, o persona che si spaccia come suo collaboratore, si fa consegnare tutto il denaro ed i valori che la persona anziana custodisce in casa dileguandosi subito dopo. Va segnalato che, di massima, i malfattori colpiscono nella fascia oraria diurna che va dalle ore 10:00 alle ore 18:00, soprattutto dei giorni feriali. (Leggi qui articolo tentata truffa a Calcinaia)
Ebbene, ieri (venerdì 26 gennaio), a Capannoli (PI), si è verificato sostanzialmente un identico scenario in danno di una signora ottantenne del luogo.
La vittima, persuasa telefonicamente dalle parole e pressioni telefoniche del sedicente “maresciallo dei carabinieri” e, poi, del complice che si spacciava, anch’esso telefonicamente, quale “avvocato” della parte lesa, consegnava ad una persona di fiducia del sedicente legale ben 2.100,00 Euro in contanti e otto monili di rilevante valore, a fronte di una richiesta di risarcimento superiore agli 11mila Euro.
In particolare, il soggetto, dopo aver preso il denaro ed i primi sette monili, ha notato che l’anziana vittima portava all’anulare sinistro una fede matrimoniale e la invitava a sfilarsela ed a consegnargliela, al fine di dare maggior valore all’entità del finto risarcimento. In ragione della recrudescenza di questa tipologia di reato, la Compagnia Carabinieri di Pontedera, da giorni ormai, ha intensificato i servizi preventivi sul proprio territorio, tesi a individuare i potenziali autori delle truffe gravitanti nella circoscrizione.
In tale quadro operativo, anche ieri, nella fascia orario di maggior rischio era in atto un robusto servizio preventivo, anche con veicoli “civetta” con a bordo personale in abiti civili del Nucleo Operativo e Radiomobile. Proprio uno di questi equipaggi, ricevuta la tempestiva segnalazione della truffa consumata a Capannoli (PI) trovandosi proprio in quell’area, ha intercettato un’autovettura sospetta con a bordo il solo conducente.
I militari del Nucleo hanno intrapreso il pedinamento del veicolo, una Lancia di colore nero e, dopo pochi chilometri, con l’ausilio di altro personale in abiti civili e di una gazzella dell’Aliquota Radiomobilehanno proceduto al fermo dell’auto e controllo del conducente. L’uomo, un 30enne originario e abitante a Napoli, è stato sorpreso in possesso di denaro contante e monili vari che asseriva essere di proprietà.
Immediati accertamenti consentivano di stabilire che i valori trovati sul giovane campano erano proprio quelli asportati all’anziana truffata a Capannoli (PI).
In ragione delle circostanze di tempo e luogo, l’autore della truffa è stato arrestato nella flagranza di reato e trattenuto nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Pontedera (PI) e, questa mattina sabato 27 gennaio, presentato innanzi al Giudice del Tribunale di Pisa per la convalida dell’arresto con rito direttissimo. Il Giudice, al termine dell’udienza di convalidava, disponeva gli arresti domiciliari presso il suo domicilio di Napoli.
La refurtiva, sottoposta a sequestro penale, sarà restituita alla vittima della truffa. Fonte ufficio stampa Carabinieri