E’ importante incoraggiare le persone a prendersi il tempo necessario per verificare la veridicità delle informazioni prima di agire su qualsiasi richiesta o istruzione ricevuta al telefono.
“Suo figlio ha provocato un incidente. Servono subito 5mila euro“, “Suo figlio ha avuto un brutto incidente, servono soldi per la cauzione“. Da giorni i truffatori stanno prendendo di mira i cittadini della Valdera con richieste di questo tipo. Un raggiro che sta creando allerta in tutta la provincia di Pisa: numerosi i tentativi negli ultimi giorni e la brutta notizia è che in molti ci sono cascati. La truffa fa leva proprio sulla preoccupazione del genitore che farebbe qualsiasi cosa per aiutare un figlio. A Pontedera e dintorni si sono verificate decine di situazioni simili negli ultimi giorni e può essere che tanti non denuncino: il numero dei raggiri potrebbe essere superiore a quanto risulta ai Carabinieri.
RACCOMANDAZIONI
- Diffidate da telefonate che avvisano di presunti incidenti stradali di vostri parenti
- Mantenere la calma durante la telefonata e diffidare da richieste strane
- Non consentire l’accesso in casa a persone sconosciute, sedicenti appartenenti alle Forze dell’ordine
- Chiamare il 112
Le truffe fatte con i messaggi sul cellulare o con le chiamate possono avere gravi conseguenze per le vittime. I truffatori possono utilizzare le informazioni personali delle vittime, come dati bancari, password di sicurezza o pin…Esistono molti tipi diversi di truffe fatte con i messaggi sul cellulare. Alcune delle truffe più comuni includono:
- Truffe di phishing: Questi messaggi inducono le vittime a inserire le proprie informazioni personali, come nome utente, password o numero di carta di credito, su un sito web fraudolento.
- Truffe di smishing: Questi messaggi inducono le vittime a scaricare un malware o a installare un’applicazione dannosa sul proprio dispositivo.
- Truffe di vishing: Queste truffe inducono le vittime a fornire informazioni personali o a effettuare pagamenti telefonici a un truffatore che si spaccia per un rappresentante di un’azienda o di un’istituzione governativa.
La Polizia Postale, al riguardo, consiglia:
- gli Istituti di credito o le Società che emettono carte di credito non chiedono mai la
conferma di dati personali tramite e-mail, SMS o telefonate. Bisogna sempre diffidare delle e-mail e degli SMS che, tramite un link in essi contenuti, rimandano ad un sito web su cui confermare i propri dati; - nel caso si riceva un’e-mail, un SMS o una telefonata, presumibilmente da parte della banca di cui si è clienti, con cui vengono richiesti dati personali riservati, occorrerà recarsi personalmente presso il proprio istituto di credito o chiamare il numero della propria banca, mai il numero indicato nella e-mail o nell’SMS;
- se l’e-mail o l’SMS di richiesta informazione sembrano autentici, è sempre bene diffidare del link con essi fornito e verificare, collegandosi al vero sito della banca, digitando
direttamente l’indirizzo nel browser, mai utilizzando il predetto link (che rimanderebbe fatalmente alla pagina “clone”); - verificare sempre che nei siti web in cui è richiesto di immettere dati (account, password, numero di carta di credito, altri dati personali), nella barra in cui compare l’indirizzo sia presente, prima dell’indirizzo, la sigla di sicurezza “https” o l’immagine del lucchetto chiuso;
- modificare periodicamente le credenziali di accesso ai servizi on-line, evitando di usare la
stessa password per più siti o per servizi diversi; - ricordarsi di aggiornare il sistema operativo quando richiesto;
- installare sul proprio dispositivo un buon antivirus ed un filtro anti-spam.
Tempo fa, anche una tranquilla mattinata a Calcinaia fu improvvisamente scossa da una telefonata che riempì il cuore di due anziani con ansia e paura. Tutto è iniziato con una telefonata apparentemente urgente. Una voce sconosciuta dall’altra parte della linea ha informato la coppia di anziani che il loro figlio era coinvolto in un terribile incidente stradale, in cui una giovane ragazzina era stata falciata sul marciapiede in gravissime condizioni, insieme alla madre. Da lì la richiesta di un immediato bonifico di 7mila euro e di preparare tutti i preziosi per saldare immediatamente l’avvocato. CLICCA SULL’ARTICOLO PER CONOSCERE LA STORIA COMPLETA