Raccolta differenziata, il Comune di Pisa oltre la soglia del 65%. Assessore Bedini: “Negli ultimi quattro anni trend sempre in crescita dal 61% al 65%”. [Leggi la classifica regionale]
Pisa. Cresce la raccolta differenziata a Pisa: il 2021 ha visto il superamento della soglia di legge del 65%, in netto miglioramento rispetto al dato del 2020 (62%), del 2019 (61%) e del 2018 (61%). E’ quanto emerge dai dati verificati dall’Agenzia regionale recupero risorse e certificati con decreto regionale.
“Il risultato del 2021 che vede Pisa al terzo posto tra i capoluoghi di provincia toscani con il superamento della soglia di legge del 65% – commenta l’assessore all’ambiente Filippo Bedini – ha un grande valore se si tiene conto che Pisa ha, a fronte di circa 90.000 residenti, migliaia di studenti delle sue università e un imponente flusso turistico sia nel centro storico che nel litorale nei mesi estivi, oltre che un aeroporto internazionale e un importante polo ospedaliero, che porta ad una produzione di rifiuti pro capite tra le più alte d’Italia (723 kg/abitante anno). In una realtà così complessa ed articolata, con molteplici modalità di raccolta sul territorio che devono rispondere alle esigenze delle diverse utenze, anche un aumento di pochi punti percentuali richiede uno sforzo organizzativo e un impegno rilevante”.
“Il risultato conseguito a Pisa assume dunque – prosegue Bedini – un valore ancora più importante se teniamo conto che il trend di questi 4 anni di amministrazione del centrodestra è stato costantemente in crescita, dal 61 a oltre il 65. Questo grazie a uno sforzo quotidiano della direzione ambiente -che ringrazio-, e nonostante le difficoltà enormi degli ultimi due anni, da quando si è messo in moto il meccanismo ATO Costa – Retiambiente. Purtroppo ancora non si sono visti in termini pratici i tanto decantati benefici che questo sistema di governo di raccolta rifiuti e igiene urbana avrebbe dovuto portare. Anzi, se possibile sono aumentate ulteriormente le difficoltà a livello burocratico”.
“Le prospettive, quindi – conclude Bedini – sono quelle di ritrovare come Comune un pò di “agibilità” all’interno di questo meccanismo. Ma la sfida più grande è quella di ridurre le zone servite dal porta a porta mantenendo il trend del dato sulla raccolta differenziata in crescita e creare le condizioni per arrivare finalmente alla tariffazione puntuale. Un obiettivo difficile con tutte le diverse modalità di raccolta che abbiamo sul nostro territorio, per raggiungere il quale confidiamo nell’aiuto concreto e fattivo proprio di ATO Costa e Retiambiente”.
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