Famiglia ottiene 2,5 milioni di euro di risarcimento dopo la morte di un uomo per un tumore al colon non diagnosticato.
Dopo 18 anni di battaglia legale, la Corte d’Appello di Firenze ha condannato l’Asl Toscana Nord Ovest a versare circa 2,5 milioni di euro alla famiglia di un uomo di 60 anni morto a causa di un tumore al colon non diagnosticato in tempo. La vicenda riguarda il paziente ricoverato presso l’ospedale “Felice Lotti” di Pontedera, dove nel maggio 2006 gli era stata eseguita una colonscopia incompleta, che non ha esplorato il colon destro, sede del tumore. Lo riporta la Repubblica.
Nonostante i sintomi persistenti, l’uomo fu dimesso senza diagnosi. Solo nel settembre 2007, a fronte del peggioramento delle condizioni, il carcinoma fu finalmente identificato, già metastatico. L’intervento chirurgico e la chemioterapia non furono sufficienti e il paziente morì nel novembre dello stesso anno.
Come riporta la Repubblica, il primo grado del Tribunale di Pisa aveva respinto le richieste della famiglia, ma in secondo grado i giudici hanno riconosciuto l’errore medico e la responsabilità dell’ospedale, stabilendo che una diagnosi tempestiva avrebbe potuto salvargli la vita. La somma dovrà essere versata agli eredi, con interessi calcolati dal 2007. L’Asl Toscana Nord Ovest ha fatto ricorso in Cassazione, ma la decisione d’Appello è già esecutiva.






