Come ha fatto Peccioli a trasformarsi in una meta turistica di rilievo nazionale? Visione e coraggio, dice il sindaco Renzo Macelloni. La difficoltà più grande? “Fare sintesi con gli altri Comuni“. In vista delle elezioni regionali, Macelloni solleva un interrogativo politico: “Come possono AVS e Cinque Stelle stare in coalizione con il Partito Democratico?”. L’intervista di VTrend al sindaco di Peccioli.
PECCIOLI. Nel 2024 Peccioli ha ottenuto un prestigioso riconoscimento vincendo il titolo di “Borgo dei Borghi”, il concorso della trasmissione Kilimangiaro di Rai Tre, che ha portato un boom di visitatori da tutta Italia. Inoltre, secondo la classifica “Small Cities Italia 2025”, Peccioli è la seconda località turistica toscana con meno di 5.000 abitanti e la 14ª in Italia più ricercata sul web.
Come si è arrivati a questi risultati? Come ha fatto Peccioli a diventare una meta turistica?
Renzo Macelloni: “Pienza, rispetto a Peccioli, ha un valore patrimoniale e artistico incommensurabile. Ma Peccioli è diventata una meta turistica perché, in anni di amministrazione, è stato portato avanti un progetto che ha trasformato l’immagine del nostro territorio. Questo è stato possibile grazie a una “rivoluzione copernicana” nella visione dei rifiuti: concepire la discarica non più come un luogo da evitare, ma come una risorsa e persino una meta turistica.”
Secondo Lei è possibile replicare il “modello Peccioli” anche in altri Comuni?
R. M.: “Sì, è replicabile se come amministratori abbiamo il coraggio di prendere decisioni forti ed evitiamo di limitarci a raccontare i problemi senza risolverli. Molte volte i sindaci si trasformano in giornalisti o narratori invece di affrontare i problemi più spinosi del territorio. Noi sindaci veniamo eletti per risolvere i problemi, non per raccontarli. E talvolta, anche affrontando le questioni più difficili, si possono creare opportunità per la comunità e toglierci grandi soddisfazioni”.
Se a livello nazionale il Comune di Peccioli è in grado di prendersi visibilità e lo spazio, a livello locale sta trovando difficoltà a portare avanti progetti che coinvolgono più Comuni. Come amministratore è la difficoltà più grande che sta affrontando?
R.M.: “Sì, la difficoltà maggiore in questi anni è stato portare avanti progetti condivisi con altri comuni del territorio. Nonostante le tante sollecitazioni di Peccioli, fino a oggi non siamo stati capaci di fare sintesi, forse, perché la troppa frammentazione del territorio non lo consente”.
In passato Lei ha detto che Linking Valdera “è stato sabotato”. Pensa che sia un progetto ancora valido?
R.M.: “Per avere progetti credibili e finanziabili dalle istituzioni come Regione, Stato ed Europa, devono essere progetti innovativi. Il progetto di Linking Valdera è stato sabotato. Era un progetto che si proponeva di connettere i vari centri della Valdera e di aumentare l’attrattività del territorio. Ma io sono convinto che sia un progetto sempre valido e innovativo, in grado di lanciare nel futuro l’intero territorio della Valdera”.
Quest’anno ci saranno le elezioni regionali. Il segretario di Sinistra Italiana e leader di AVS, Nicola Fratoianni, ha proposto di fare le primarie per individuare un candidato di un’ampia coalizione di centrosinistra che comprenda PD, 5 Stelle, AVS ed eventualmente anche Italia Viva. Cosa ne pensa?
R. M.: “Si parla di alleanze e coalizioni, ma invece dovremmo occuparci sui programmi. Vi faccio un esempio: sul piano regionale dei rifiuti, il partito di Fratoianni si è detto contrario e i Cinque Stelle hanno votato contro in Consiglio regionale. Come pensano di amministrare la Toscana insieme al Partito Democratico? Prima di parlare di candidati e primarie, dovremmo discutere dei temi che riguardano i cittadini. Solo dopo aver condiviso un programma comune possiamo parlare di nomi e candidati”.
SIMONE LOMBARDI © RIPRODUZIONE RISERVATA © S.L.