Sullo sgombero quasi definitivo di Palazzo rosa (resta solo una famiglia), interviene con un commento il Partito Democratico di Ponsacco che ha criticato le dichiarazioni di Susanna Ceccardi, che aveva esultato per lo sgombero del “Palazzo rosa” di via Rospicciano. I dem hanno rivendicato invece il lavoro svolto dall’amministrazione comunale guidata dalla allora sindaca, sottolineando che l’operazione è il risultato di un percorso iniziato anni fa.

Nel post PD pubblicato sui social, che riportiamo testualmente si scrive: «Susanna Ceccardi è tornata a parlare del palazzo di via Rospicciano, ma ancora una volta con toni da propaganda e non con la verità dei fatti.»
«Fa sorridere — e un po’ indignare – riporta il PD Ponsacco – che a festeggiare la “ quasi liberazione”, una famiglia è rimasta nel palazzo, sia proprio chi da sindaca contribuì ad aggravare il problema, incentivando il trasferimento di famiglie rom da Cascina a Ponsacco.
Ponsacco non ha bisogno di slogan, ma di verità e concretezza.»
Ecco i fatti
«Lo “sgombero – aggiunge il PD- immediato con Regio Decreto” era inattuabile: per completare i trasferimenti sono serviti 15 mesi, non “pochi giorni”.
Le famiglie non sono state trasferite fuori provincia e regione, in gran parte sono rimaste a Ponsacco o nei comuni vicini.»
«Sono stati impegnati circa 250.000 € di fondi pubblici – sottolinea il PD- per incentivare le uscite volontarie, anche per sistemazioni in albergo fino a data da destinarsi.
Dal 2022, quando la proprietà è fallita, al 2024, con la giunta Brogi, circa 40 famiglie avevano già lasciato l’edificio; l’amministrazione Gasperini ne ha ricollocate 15 in 15 mesi.»
«Dov’è, allora, il “miracolo” di Ceccardi e Gasperini?
Niente decreti, niente scorciatoie ma solo continuità amministrativa con la gestione Brogi. La propaganda passa, i fatti restano.
E resta anche il problema più grande: il palazzo va riqualificato, ma nonostante le nostre sollecitazioni ad oggi nessun progetto è stato presentato.» Fonte: post social Partito Democratico Ponsacco
