CASCINA. In piazza Pietro Nenni ieri pomeriggio la manifestazione del “Movimento delle Sardine”.
“Le piazze, quelle belle. Quelle dove ti senti a casa, parte di un tutto che fa della libertà, della giustizia sociale, della solidarietà, dell’antifascismo, della lotta alla violenza i capisaldi della propria esistenza. Perché le Sardine sono questo, un “tutto”, un banco che si muove insieme compatto, contro le ingiustizie, i soprusi, il razzismo, la xenofobia, l’intolleranza” – si legge attraverso un post sulla loro pagina Facebook.
Proprio ieri il leader del movimento, Mattia Santori si è presentato con le sue “sardine” di fronte al pubblico. Tra i più curiosi anche qualche contestatore imbucato.
“Traditori della Resistenza!” – inveiva contro Santori un signore, che niente non era che Roberto Ceccardi, padre di Susanna, la candidata alla presidenza della Regione Toscana. Ceccardi ha poi alzato in piazza un cartello con l’immagine della figlia.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno riportato Ceccardi alla ragione, calmando gli animi e ripristinando la tranquillità nella piazza affollata. La manifestazione è poi proseguita con la partecipazione fra gli altri di Bruno Possenti, presidente provinciale dell’ANPI, don Armando Zappolini ed Elly Schlein, vicepresidentessa della Regione Emilia Romagna. I tre hanno ricordato come difendere le istituzioni democratiche da chi vorrebbe demolirle.
“Dai Sovranisti, dai negazionisti, dai razzisti. Da chi incita odio e violenza, da chi vuole chiudere porti e confini, da chi desidera innalzare muri, da chi non permette la libertà di culto, da chi si rifiuta di celebrare nozze gay perché “amore contro natura”. Da chi si professa antifascista poche settimane dopo aver affermato che fascismo e antifascismo sono la stessa cosa, termini del tutto anacronistici. Da chi, infine, bacia il crocifisso e va in giro col rosario fra le mani e fa dell’odio e dell’intolleranza il proprio credo politico. Non consegneremo la Toscana in mano a Susanna Ceccardi: lo dobbiamo a noi stessi, a chi ha dato la vita per la nostra libertà, alle generazioni che verranno. Lo diciamo ad alta voce: LA TOSCANA NON SI LEGA!” – recita il suddetto post Facebook.