Brillante operazione a cura della Polizia Provinciale di Pisa, che ha colto in flagranza di reato un bracconiere e sequestrato una somma di denaro racimolata a seguito dell’attività illecita.
Nelle prime ore del 28 ottobre 2025, nel territorio di Montopoli Val d’Arno, la Polizia Provinciale di Pisa ha eseguito un intervento che ha portato alla denuncia di un uomo di 60 anni, V.C., sorpreso mentre praticava l’uccellagione, ovvero la cattura di uccelli migratori vivi mediante l’utilizzo di sistemi vietati.
L’operazione, condotta dagli uomini del Comandante della Polizia Provinciale Fabrizio Calamai, e nello specifico dal ViceComandante Damiano Landi e dagli agenti Gabriele Pomposi e Simone Fiaschi, è stata il risultato di un’attività investigativa durata quasi un anno, durante la quale è stato monitorato il comportamento dell’uomo e individuato il luogo in cui, all’alba, erano state installate grandi reti tese in verticale e sostenute da pali e aste in ferro e legno. Le reti, posizionate nei pressi di un’uliveta e integrate con richiami acustici, servivano ad attirare i volatili che, una volta avvicinatisi, rimanevano intrappolati nelle maglie per poi essere raccolti e riposti in gabbia.
Una volta accertata la flagranza, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione presso l’abitazione e le pertinenze dell’indagato. All’interno sono stati rinvenuti diversi strumenti per l’uccellagione, compresi numerose reti e circa 150 tagliole a scatto per uccelli. In un locale adibito a ricovero per animali è stata trovata una scatola di latta contenente 5.800 euro in contanti, che l’uomo aveva nascosto insieme a vari fogli manoscritti riportanti elenchi di anelli identificativi, nomi di persone e specie di volatili, oltre ad alcuni anelli tagliati o alterati, verosimilmente destinati ad essere riutilizzati per rendere apparentemente regolari esemplari catturati illecitamente.
Nel corso delle verifiche sono emerse anche irregolarità nella detenzione delle armi e delle munizioni, con la presenza di un numero di cartucce per fucile superiore a quello consentito dalla normativa. Per questo motivo sono state sequestrate oltre 4.000 cartucce per fucile non denunciate all’autorità di pubblica sicurezza e due fucili da caccia per i quali l’uomo aveva omesso di adottare le dovute cautele in materia di custodia delle armi da fuoco.
Al termine delle operazioni, gli agenti hanno liberato alcune decine di uccelli selvatici, tra cui tordi e merli, trovati chiusi all’interno della proprietà dell’uomo, detenuti illegalmente e privi degli anelli identificativi alle zampe previsti dalla legge.
Il soggetto è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere dei reati di uccellagione, esercizio della caccia in giorno di silenzio venatorio, omessa custodia delle armi e omessa denuncia di munizioni.
Secondo gli inquirenti, il giro d’affari illecito sarebbe stato ben organizzato e particolarmente remunerativo, come dimostrano le somme di denaro e il materiale sequestrato.
«Un sentito ringraziamento da parte dell’Amministrazione Provinciale e mio personale agli agenti della Polizia Provinciale che hanno messo a segno questa operazione e in generale a tutto il corpo dell’Ente, sempre e costantemente impegnato a garantire il rispetto delle normative vigenti, a tutela della collettività e dei cittadini e dalle cittadine, peraltro, in alcune situazioni, anche in sinergia con altre forze dell’ordine», ha affermato il Presidente Massimiliano Angori.
L’operazione conferma l’impegno della Polizia Provinciale di Pisa nel contrasto al bracconaggio e nella tutela del patrimonio faunistico del territorio. Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Pisa






