L’intervento del Sindaco di Pisa Michele Conti, tenuto stamattina, in occasione delle celebrazioni istituzionali del 4 novembre.
Si sono svolte questa mattina a Pisa le celebrazioni per la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, promosse da Comune, Provincia, Prefettura e Presidio militare.
Le cerimonie sono iniziate alle 9.30 sul Ponte di Mezzo con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno nazionale, alla presenza del prefetto Maria Luisa D’Alessandro, del generale Luca Mazzini, del sindaco Michele Conti e del presidente della Provincia Massimiliano Angori.
Nel corso della mattinata sono state deposte corone d’alloro in vari luoghi simbolici della città: alla Cappella ai Cadutiin Santa Caterina, al Giardino Caduti di Laconi G 222 Lupo 92 in via Del Prete, al monumento ai Caduti G 222 Lyra 34 a Marina di Pisa, al monumento ai Caduti di Nassirya a Tirrenia e al monumento ai Caduti della Grande Guerra a San Piero a Grado.
Nel pomeriggio, alle 15.30, sul Ponte di Mezzo si è svolta la cerimonia dell’ammainabandiera.
L’ultima iniziativa della giornata è in programma alle 18.30 alle Logge di Banchi, dove si terrà il concerto della Società Filarmonica Pisana.
Intervento del Sindaco di Pisa Michele Conti
Oggi Pisa si ritrova unita per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Una data che ci invita a ricordare con riconoscenza tutti coloro che hanno combattuto e sacrificato la vita per costruire l’Italia libera e democratica in cui viviamo.
Il 4 novembre segna la conclusione della Prima guerra mondiale e il compimento dell’Unità d’Italia: fu il giorno in cui un popolo si riconobbe Nazione, unito negli ideali di libertà, indipendenza e solidarietà.
Un popolo che seppe risollevarsi dalle macerie del conflitto e riconoscersi in un destino comune.
Oggi, mentre rendiamo omaggio alle nostre Forze Armate, celebriamo anche quell’Unità nazionale che è la radice più profonda della nostra storia repubblicana.
Un’unità che non è solo un fatto geografico o politico, ma un sentimento civile che ci unisce nelle prove, nei momenti di difficoltà e nelle sfide del presente.
Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
“La coesione nazionale è il presupposto della libertà e della democrazia: senza unità, un Paese non ha forza, e senza forza non può costruire la pace.” A più di un secolo di distanza, questo messaggio resta attuale.
Viviamo un tempo in cui la pace è nuovamente messa alla prova: la guerra in Ucraina, il dramma che si consuma in Medio Oriente, le tensioni che attraversano il Mediterraneo ci ricordano la fragilità dell’equilibrio internazionale e il dovere che abbiamo, come cittadini e come istituzioni, di preservare la convivenza, il dialogo e la cooperazione tra i popoli.
In questo scenario difficile, l’Italia continua a svolgere un ruolo attivo per la stabilità e la pace, con l’impegno del Governo guidato da Giorgia Meloni, che lavora per costruire ponti diplomatici, favorire corridoi umanitari e promuovere una politica estera fondata sui valori di libertà e solidarietà.
E proprio nelle scorse settimane, da Pisa è arrivato un segno concreto di questa missione: la 46ª Brigata Aerea ha portato a termine un’operazione umanitaria di grande valore, trasportando in Toscana bambini feriti provenienti da Gaza per essere curati nei nostri ospedali.
Un gesto che testimonia, meglio di ogni parola, il volto più autentico dell’Italia e delle sue Forze Armate: un Paese che non volta lo sguardo di fronte alla sofferenza, ma che si mette in cammino per aiutare, accogliere, salvare vite.
Alle donne e agli uomini in uniforme, impegnati ogni giorno in Italia e nel mondo per la sicurezza, la pace e la tutela dei diritti, va oggi la gratitudine più sincera della città di Pisa.
Celebrare il 4 novembre significa ricordare chi ci ha preceduto, ma anche assumere un impegno per il futuro: quello di essere, come comunità, all’altezza dei valori che hanno fatto grande l’Italia — l’unità, la solidarietà, la libertà, la pace.
Viva le Forze Armate, viva l’Unità d’Italia, viva la Repubblica.






