Due giovani in scooter inseguono di sera un capriolo spaventato e riprendono la scena commentando tra un colpo di clacson e un altro.
È successo qualche giorno fa in via Benedetto Fortini, a Firenze. Il video, inizialmente postato su un profilo Instagram e poi rimosso, mostra il capriolo che scappa in salita fino a raggiungere una velocità di circa 40 km/h alla ricerca disperata di una via di fuga. Fino a quando il povero capriolo non inverte la corsa costringendo lo scooter a proseguire e a interrompere l’inseguimento.
Firenze, due scooteristi inseguono di notte un capriolo spaventatissimo. E’ maltrattamento, un atto di idiozia. Risponderanno in Tribunale: Ufficio Legale Enpa presenta denuncia. Ci aspettiamo una condanna esemplare. pic.twitter.com/ZyuahWe53Z
— Enpa Onlus (@enpaonlus) August 22, 2022
“Un fatto gravissimo che avrebbe potuto causare la morte dell’animale, un incidente agli stessi scooteristi o a qualche incolpevole passante – denuncia l’associazione-. Ed è un reato: inseguire un animale selvatico (un capriolo, poi, cioè una specie con un cuore fragilissimo) è maltrattamento. Non è il primo caso del genere: già in passato un automobilista inseguì quattro lupi in Alto Adige (l’uomo, denunciato dall’Enpa, fu poi condannato dal Tribunale di Belluno), in altri casi gli automobilisti hanno inseguito orsi in Trentino e in Abruzzo. Tutti denunciati da Enpa. E anche questa volta abbiamo mandato al nostro Ufficio Legale di denunciare i due scooteristi di Firenze”
“Immagino già – dichiara Carla Rocchi, presidente Nazionale dell’Enpa – cosa diranno i due, in loro difesa, al giudice penale: diranno che è stata una bravata innocente, un divertimento serale messo in atto senza conoscere le possibili conseguenze. Ed è proprio questo il problema: i danni alla fauna vengono fatti per ignoranza, per incultura. E non è un’attenuante: al contrario è un’aggravante. Ci costituiremo parte civile e saremo implacabili anche perché questi idioti si comportano così per avere like sui social”.