Cristiano Militello commenta il divieto di trasferta ai tifosi del Pisa con un testo satirico, tra turisti smarriti e polemiche politiche.

Il recente divieto di trasferte imposto ai tifosi del Pisa ha suscitato non poche polemiche tra appassionati di calcio e autorità locali. A commentare la vicenda in chiave ironica è intervenuto Cristiano Militello, comico, cabarettista e conduttore radiofonico di Pisa, che ha pubblicato un testo satirico sul tema.
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Il comico ha trasformato il provvedimento in un racconto surreale, mescolando episodi grotteschi di turisti smarriti, autorità in preda al panico e politiche locali confuse, per mettere in luce le contraddizioni e le assurdità della situazione.
Riportiamo integralmente il testo, pubblicato sui social del comico:
«Il Questore: “LA TORRE PENDENTE E’ TROPPO VICINA ALLE CASE, LI’ IN CENTRO NON VA BENE, BISOGNA COSTRUIRNE UNA NUOVA A OSPEDALETTO”.
Anche il Prefetto replica alle accuse: “Ha ragione, se dovessero ripetersi casi come quello di sabato in cui una comitiva si smarrisce, almeno a Ospedaletto sono nel nulla e non si creano disagi e danni di immagine alla città”.
Sabato scorso la Questura è andata nel panico per un folto gruppo di turisti giapponesi non annunciati, scesi alla stazione di San Rossore e presentatisi in Piazza dei Miracoli senza guida turistica. Da Via Lalli replicano: “Li aspettavamo da Via Santa Maria coi pullman o da quando in qua nelle città si arriva in treno?”.
Anziché dirigersi verso il Duomo, lo sbadato gruppo orientale si è incamminato lungo le mura in via Contessa Matilde. Durante il tragitto i giapponesi si sono distinti per festosi lanci di Uramaki e delle sempre simpatiche bombe-wasabi.
Nella totale assenza di segnaletica e di personale preposto dalle Autorità, solo l’intervento provvidenziale di una trentina di ausiliari del traffico locali ha rimesso gli eredi dei samurai nella giusta direzione per la Torre. Attimi di tensione al momento di tradurre nelle rispettive lingue lo scambio di battute: «Volevamo fare il giro largo passando da Via Piave», «Torsoli, facevate prima a passà da Piazza Manin».
Da notare che tutti i distratti giapponesi intercettati avevano la Tessera del Turista, della cui completa inutilità si è convinto persino Giovanardi.
Ferma la condanna del Sindaco: “Se il Questore non sa fare il suo lavoro di accoglienza e smistamento di turisti agli incroci che vada a dirigere l’ordine pubblico allo stadio”.
Il servizio segnalazioni turistiche garantito da Questura e Prefettura aveva già suscitato perplessità ad agosto, quando – nell’ignavia generale – una Scuola di canto romana confuse il direttore d’orchestra Venezi con la quasi omonima Piazza e alcune domeniche dopo, quando dei gitanti fiorentini – giunti in città per il gemellaggio tra “I Gigli” e “Pisanova” – furono fatti erroneamente parcheggiare al Carrefour.
Non si hanno più notizie da mesi, invece, del torpedone di turisti polacchi diretti a Bugliano (PI) e sparito letteralmente nel nulla.
Unanime la presa di posizione del mondo politico pisano.
Tizio (Lega): “Lo scandalo dei turisti errabondi è colpa delle giunte precedenti”
Caio (Pd): “Lo scandalo dei turisti errabondi è colpa della giunta di ora”
Badalassi (Alba Dorata): “Definisci turista”
Tremolanti (Osteria N.1): “E’ un lavorone”
Cavicchioli (Nazisti Timidi): “Ein, zwei, polizei”
Ma nonostante le responsabilità siano chiare, da Roma in settimana arriva la doccia fredda: il ministro Santanchè squalifica tutti i turisti pisani per tre mesi!
Saltano la gita di 4000 devoti a San Siro programmata per stasera, saltano anche Montenero, Loreto, San Giovanni Rotondo, le escursioni in Verruca e a Marina di Lambrate. E saltano anche i nervi perché siamo un paese da operetta, dove vale tutto, dove più sei alto in carica e meno paghi per i tuoi errori e la tua incompetenza – anzi, al contrario, spesso fai persino carriera – e dove alla fine pagano sempre indiscriminatamente i soliti fessi“».





