BIENTINA. Massimo Anedda, dopo 40 anni di servizio (di cui 36 a bordo dei velivoli della Guardia di Finanza), è diventato il Presidente dell’Associazione Lunperlaltro.
Dopo quasi 40 anni di servizio, di cui 36 (con brevetto di pilota di 1° e 2° grado preso all’età di 17 anni) a bordo dei velivoli della Guardia di Finanza del reparto aereo, il tenente colonnello Massimo Anedda (in congedo) non ha smesso di dedicarsi alla comunità, di fare del bene e di mettersi a disposizione di coloro che hanno più bisogno. Anedda, nel corso della sua lunga carriera militare, si è fatto anche promotore di eventi e manifestazioni a scopo benefico. Successivamente, lo ha fatto assumendo l’incarico di Vicepresidente della Fondazione Todisco Onlus. Oggi è diventato anche Presidente dell’Associazione Lunperlaltro di Bientina, parte integrante del sistema di sostegno del territorio.
Lasciato il Comando della sezione aerea della Guardia di Finanza di Pisa lo scorso 22 marzo, Anedda è sceso in campo al fianco del presidente della Fondazione Todisco Onlus (Donato Todisco, socio di controllo di Todisco Group Angiola, azienda leader della chimica con sede a Pisa) presso la quale sono accreditate molte associazioni. Grazie a questa fondazione, tantissime persone sono assistite dalla distribuzione di beni di prima necessità. Ed ora, l’ex Comandante Massimo Anedda, laureato in Scienze dell’Amministrazione, metterà a disposizione la sua esperienza professionale anche a supporto dell’Associazione Lunperlaltro e dei suoi progetti futuri.
“Ero già socio di questa associazione e ho sempre collaborato in maniera indiretta. Credo che questa sia un associazione che deve crescere perché già la parola ‘Lunperlaltro‘ vuol dire tanto. Tutti noi possiamo avere bisogno, tutti siamo ‘Lunperlaltro‘. E’ una realtà che ha fatto grandi cose, che vuole aiutare famiglie e persone che hanno bisogno. Nel periodo del Covid è capitato che anche famiglie ‘normali’ si trovassero in difficoltà. L’associazione è rimasta vicina a queste persone e insieme, i problemi sono stati risolti. L’obiettivo è quello di ‘rimettere in carreggiata’ le famiglie affinché possano ‘camminare con le loro gambe’. L’associazione collabora con il Comune e lavora principalmente sul territorio bientinese: eccezionalmente, possiamo prendere in considerazione anche di aiutare persone fuori dal territorio. Lo torno a ripetere: ‘Lunperlaltro’ siamo noi“, spiega Massimo Anedda a VTrend.it.
“C’è voglia di crescere a 360 gradi in ottica sociale. Abbiamo bisogno di idee, di confrontarci. L’unione di persone porta idee nuove. L’obiettivo è quello di consolidare, supportate e far crescere come numeri questa associazione che davvero, riguarda tutti: tutti in futuro potremmo avere problemi“, sottolinea Anedda.
Cogliamo l’occasione per ricordare l’ingegner Andrea Frediani, recentemente scomparso ed ex Presidente dell’Associazione Lunperlaltro.
“Nel corso della mia esperienza di vita e lavorativa mi sono trovato di fronte a delle situazioni che mi hanno portato sempre di più a dare uno sguardo al sociale. Chiaramente, anche la mia famiglia, fin da bambino, mi ha portato ad avere questo approccio. Ho sempre voluto aprire le porte della caserma, per esempio per far vedere gli elicotteri. Da sempre, anche per lavoro, sono stato al servizio dei cittadini: è giusto far vedere ciò che facciamo. E’ bello aprire i reparti a chi è meno fortunato“, continua Anedda.
“Quando ero a Genova, ho spesso visitato i pazienti dell’ospedale Gaslini. Lì ho visto realtà che sono devastanti. Mi ricordo di una bambina che non ce la faceva a parlare a causa di alcuni gravi problemi di salute. Mentre stavamo uscendo, la bimba disse ‘Deve essere proprio bello volare’. Non vi nego che questa frase me la sto portando dentro da quel momento e sicuramente me la porterò dietro per sempre. Purtroppo quella bimba non c’è più. Quel momento mi ha lasciato davvero tanto. Siamo riusciti poi a realizzare il sogno di Matilde: volare su un elicottero. Aveva davvero una grande voglia di vivere, ci ha regalato un sorriso fantastico (CLICCA QUI per conoscere la storia)”, conclude Anedda.
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