Ospedale di Cisanello, tre medici storici in pensione. Mazzeo li ringrazia per una vita dedicata alla sanità toscana e ai pazienti.

Con parole di grande stima e riconoscenza, Antonio Mazzeo, ha voluto salutare tre figure di primo piano della sanità toscana che dal 1° novembre hanno intrapreso una nuova fase della loro vita, la pensione: Gabriele Siciliano, Massimo Chiarugi, e Manuela Roncella, medici dell’ospedale di Cisanello.
Mazzeo ha ricordato il loro contributo con un messaggio che sottolinea l’importanza del loro lavoro e il valore umano che hanno portato nella sanità pubblica.
«Hanno dedicato la loro carriera a prendersi cura delle persone, a innovare la medicina, a formare giovani professionisti e a costruire, giorno dopo giorno, un sistema sanitario pubblico di cui tutti noi possiamo essere orgogliosi.»
Mazzeo ha poi voluto evidenziare non solo le competenze professionali, ma anche la passione e l’impegno umano che hanno contraddistinto i tre medici:
«Non solo per le competenze, ma per la passione, l’umanità e la dedizione con cui hanno affrontato ogni sfida.»
Mazzeo ha ricordato anche il rapporto personale costruito nel tempo con i tre professionisti, un legame che va oltre la semplice collaborazione istituzionale:
«Nel tempo, per me, sono diventati anche amici. Con loro ho condiviso momenti belli, di confronto, di crescita, e la consapevolezza di quanto la nostra Toscana possa essere fiera di avere donne e uomini così al servizio della salute di tutti.»
Un saluto che, nelle parole del presidente, è anche un riconoscimento del lascito che Siciliano, Chiarugi e Roncella lasciano alla comunità sanitaria e accademica toscana:
«Lasciano il camice, ma non l’eredità che hanno costruito. Quella resterà nei reparti, negli studenti che hanno formato, nei colleghi, e in ogni paziente che hanno curato.»
Mazzeo ha infine voluto sottolineare il valore simbolico del loro impegno per l’intero sistema sanitario regionale:
«È grazie a medici come loro che il sistema sanitario toscano è e resta un punto di riferimento europeo.»
Il messaggio si è concluso con un sentito ringraziamento, rivolto a nome di tutti i toscani:
«A nome mio e di tutta la comunità toscana: grazie, davvero.»





