L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri – Segreteria Toscana esprime solidarietà al collega fuori servizio vittima di un’aggressione con coltello. «Servono strumenti, pene certe e più personale».

Un nuovo, grave episodio di violenza contro un rappresentante delle forze dell’ordine scuote la Toscana. Questa volta a farne le spese è stato un carabiniere fuori servizio, aggredito nel cuore della notte nel centro storico di Lucca mentre interveniva per aiutare una donna in evidente stato di difficoltà. L’uomo è stato assalito da un giovane armato di coltello che ha tentato ripetutamente di colpirlo al busto. Solo la prontezza e la freddezza del militare hanno evitato un tragico epilogo.
Interviene per aiutare una donna, Carabiniere aggredito da 20enne armato di coltello
Il carabiniere, che aveva appena concluso il suo turno di lavoro, non ha esitato a intervenire di fronte a una situazione critica, dimostrando ancora una volta il senso del dovere che anima molti operatori delle forze dell’ordine, anche al di fuori degli orari di servizio. Un gesto che non è passato inosservato all’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC), che tramite la Segreteria Toscana ha rilasciato un comunicato in cui esprime «massima solidarietà e vicinanza al collega e alla sua famiglia per il trauma subito», sottolineando l’eccezionalità del gesto e auspicando «che il collega riceva il giusto riconoscimento per il servizio non comune svolto per la tutela della collettività anche fuori servizio».
L’episodio di Lucca si inserisce in un contesto più ampio di crescente aggressività nei confronti delle forze dell’ordine, come evidenziato dall’USIC: «Solo pochi giorni fa un altro grave fatto è accaduto a Pontremoli. Non possiamo più tollerare che chi indossa una divisa e protegge i cittadini venga preso di mira con questa violenza».
Nel suo intervento, l’organizzazione sindacale lancia un appello urgente alle istituzioni, articolato in tre punti chiave:
-
«Dotazione di strumenti di autodifesa più efficaci, utilizzabili anche fuori servizio»;
-
«Rafforzamento delle pene, che siano certe, per chi aggredisce un pubblico ufficiale»;
-
«Potenziamento degli organici per garantire maggiore sicurezza nelle aree urbane critiche».
«L’aggressione di Lucca non può essere archiviata come un fatto isolato» – affermano dall’USIC – «Serve una strategia nazionale per la sicurezza degli operatori, ma anche una rinnovata consapevolezza da parte della società sul valore del lavoro che svolgiamo ogni giorno».
L’appello si conclude con un invito alla cittadinanza a riflettere sul ruolo cruciale delle forze dell’ordine nella tenuta democratica e civile del Paese. «La sicurezza è un bene comune. E chi la garantisce merita rispetto, protezione e riconoscimento».
La Segreteria Toscana dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri ha assicurato che continuerà a vigilare e a farsi portavoce di istanze concrete per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutti i carabinieri. Fonte: Segreteria Regionale USIC TOSCANA