CALCINAIA. Si torna a parlare dell’apertura dei centri raccolta in virtù dell’allentamento della morsa resasi indispensabile a seguito del Covid-19.
A Calcinaia si è già messo mano ad una possibile riapertura se pur parziale durante la settimana, infatti il gestore Geofor, è già stato contattato dall’assessore all’ambiente al comune di Calcinaia, Beatrice Ferrucci che insieme all’omologa del comune di Vicopisano Valentina Bertini, cercheranno di trovare la migliore soluzione per dare nuovamente un servizio molto atteso dall’utenza dei due comuni. Le previsioni dell’ultima ora propendo che il giorno giusto possa essere lunedì 11 Maggio, previa prenotazione ad un numero Geofor che prenderà carico dell’appuntamento: giorno e ora. Il numero telefonico non è ancora stato reso noto.
“Il nuovo imput nasce da una comunicazione diffusa dalla Regione Toscana: “centri di raccolta e le stazioni ecologiche rimangono chiusi al pubblico ma i Comuni e i gestori potranno prevederne l’apertura al pubblico, nei casi in cui i rifiuti non possano essere raccolti con modalità alternative rispetto al conferimento diretto, sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nel Dpcm del presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020”.
È quanto contenuto nell’ordinanza 51, predisposta dall’assessorato all’ambiente e firmata dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che riguarda i centri di raccolta e le stazioni ecologiche che, pur rimanendo chiusi, potranno essere aperti su decisione del sindaco o del gestore per svolgere particolari funzioni qualora si ritenga importante, assicurando sempre il distanziamento sociale e le norme di sicurezza previste.
“Ugualmente, – continua il documento stampa regionale – Comuni e gestori potranno adottare un orario da loro definito sulla base delle proprie esigenze organizzative, anche prevedendo fasce orarie diverse da quelle ordinarie. Resta ferma la necessità, recita l’ordinanza 51, di garantire la destinazione finale dei rifiuti raccolti e il rispetto delle norme precauzionali dettate dall’emergenza sanitaria, secondo quanto disposto dalla normativa nazionale e regionale, al fine di ottemperare alle disposizioni di sicurezza delle persone e dei lavoratori”.