Lorenzo Nuti: “Le aperture serali di Pontedera rischiano di non avere un futuro per mancanza di adesioni se non ci mettiamo intorno ad un tavolo e calendarizziamo adeguatamente eventi e iniziative”.
Aperture serali di luglio, per Confcommercio Pontedera il bilancio è negativo. A stilarne l’esito, dopo 9 aperture straordinarie serali consecutive dei negozi del centro, è il vicepresidente di Confcommercio Pontedera Lorenzo Nuti: “Purtroppo non possiamo essere contenti, e in tutta sincerità, dal punto di vista commerciale, abbiamo vissuto il peggior flop di luglio che io ricordi – ammette con amarezza il presidente Nuti – “E’ vero che l’andamento dei saldi è meno brillante rispetto al passato, e questo dato di contesto più macroeconomico ha inciso almeno in parte sul successo delle aperture straordinarie”.
“Tuttavia, proprio perché la situazione non era delle migliori, così come avevamo pubblicamente richiesto, era necessario andare in controtendenza e lanciare un segnale chiaro e convinto che calamitasse le persone a Pontedera. E questo segnale chiaro, almeno da parte dell’amministrazione comunale quest’anno non c’è stato, a fronte di una assenza totale di eventi e iniziative a corredo di queste aperture”.
“Siamo abituati ad essere costruttivi e questo bilancio vuole essere lo spunto per migliorare e programmare con maggior attenzione i prossimi appuntamenti” – continua Nuti – “Pontedera è una delle pochissime città non solo della provincia, ma dell’intera Toscana che si permette il lusso di due aperture serali la settimana e questo è per tutti noi un motivo di vanto e di orgoglio, che però deve essere adeguatamente supportato da un contesto di iniziative che diano motivo alle persone di venire in città”.
“L’impegno dei commercianti a restare aperti anche la sera è un impegno enorme, sia sotto l’aspetto dei turni e dello straordinario del personale, sia sotto quello dei costi, un sacrificio che facciamo personalmente con gioia e disponibilità verso la nostra città. Ma non deve più accadere di essere lasciati completamente soli come quest’anno, a fronte di un risultato complessivo assolutamente deludente, sia per i negozi al dettaglio, e persino per i pubblici esercizi”.
“Le aperture serali di Pontedera rischiano di non avere un futuro per mancanza di adesioni se non ci mettiamo intorno ad un tavolo e calendarizziamo adeguatamente eventi ed iniziative” – conclude il presidente Nuti – “Se la città e il comune ci credono ancora, se l’obiettivo è quello di restituire valore e attrattività, la disponibilità dei commercianti non mancherà, altrimenti sarà inevitabile rimodulare questi appuntamenti”.