Claudio Vannucci nuovo presidente UIL Scuola della sezione Livorno già al lavoro con la collega Vanni per risposte concrete ai cittadini: dall’organizzazione territoriale al focus sulle difficoltà nel mondo del lavoro e della scuola.
Il già presidente del sindacato UIL scuola dell’area pisana, Claudio Vannucci, commenta per VTrend.it la nuova nomina a presidente della sezione di Livorno: dagli ottimi risultati degli ultimi due anni che ne hanno determinato l’elezione, passando per la nuova organizzazione territoriale, fino al focus sulle difficoltà legate al mondo del lavoro e della scuola per le quali si cercheranno risposte concrete.
- Una nuova nomina, dopo quella di Pisa: come si predispone a rappresentare una realtà più grande e soprattutto diversa rispetto a quella pisana?
Io e la collega Maria Vanni non ci attendevamo questo incarico. Fino a questo momento ci siamo occupati esclusivamente della realtà pisana, che abbiamo imparato a conoscere molto bene.
Tuttavia, nonostante la pandemia, in questi ultimi due anni siamo riusciti a raggiungere i risultati sperati, anche a livello di iscritti: per noi è da sempre stato importantissimo il contatto diretto con le persone e per questo siamo riusciti a mantenerlo nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.
Siamo infatti riusciti a passare dal 4% a quasi l’8% su base provinciale, diventando il terzo sindacato dopo CIGL e CISL ed è stato proprio questo risultato ad accendere su di noi il focus del nazionale, che ci ha riconosciuto subito il merito fino al Congresso Regionale del 28 maggio quando, presente il segretario nazionale, è stato deliberato che a noi della sezione pisana sarebbe spettata anche la gestione della zona di Livorno.
Sicuramente è un onere molto grande: non conosciamo il territorio livornese, che peraltro è molto esteso arrivando fino all’Isola d’Elba, ma stiamo già strutturando (con la collega Vanni) una buona organizzazione territoriale sulle due province per garantire prestazioni di servizio sempre adeguate alle persone che rappresentiamo.
Il numero di iscritti si è moltiplicato, o forse anche di più, e sta crescendo in modo esponenziale: abbiamo già avuto contatti con tanti cittadini livornesi per non poche consulenze.
Al momento abbiamo infatti due sedi in provincia di Pisa su Pisa città e Pontedera, con l’intento di aprirne una terza anche a Volterra; mentre in provincia di Livorno ci troviamo attualmente presso Livorno città, con l’idea di aprirne una seconda a Rosignano o Cecina da valutare, mentre una terza sarà sicuramente a Piombino-Porto Ferraio, nella parte terminale della provincia.
Per ogni sede avremo delle aperture settimanali con dei collaboratori, mentre noi (Vannucci e Vanni) ci occuperemo della parte politica e sindacale, quindi rapporti con gli altri sindacati, con le forze politiche del territorio e con i provveditorati anche se saremo sempre presenti ogni qual volta ci sarà bisogno di una risposta diretta alle persone che si affideranno a noi per consulenze legate al mondo del lavoro e della scuola.
- Collegandoci all’ultimo punto, quanto è importante ancora oggi la presenza di una forza sindacale sul territorio?
Siamo un sindacato orientato a sinistra ma non siamo un sindacato ideologizzato: rappresentiamo le persone e vogliamo dare loro risposte concrete soprattutto su necessità legate al mondo del lavoro e al mondo della scuola, che oggi registra un ingresso molto problematico a causa della gavetta e del lungo precariato; lanciando anche un occhio alla sicurezza degli istituti troppo spesso fatiscenti e con classi troppo numerose o non idonee per un insegnamento agevole.
Da sottolineare è anche l’importanza del riconoscimento economico: il nostro contratto della scuola è fermo da cinque anni, questo vuol dire che da cinque anni i lavoratori percepiscono la stessa retribuzione senza avere alcun aumento salariale, sebbene il costo della vita si sia incrementato del 7-8% soprattutto negli ultimi tempi.
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