Che cosa succederà dopo Pasqua con la scadenza delle regole anti-Covid del 6 aprile? È questa la domanda che ormai molti italiani si stanno ponendo in questi giorni.
Il Dpcm varato da Mario Draghi lo scorso 2 marzo, così come quello emanato circa 10 giorni dopo per contrastare la terza ondata e disporre di nuove restrizioni in vista delle festività pasquali, scadrà il 6 aprile. Dopo quella data servirà dunque un nuovo provvedimento e, secondo le intenzioni dell’esecutivo, stavolta si tratterebbe di un decreto legge e non di un Dpcm.
Le prime voci sembrano confermare il sistema regionale dei colori e delle varie fasce di rischio. Tale decreto sembrerebbe inoltre indicare un primo segnale verso nuove aperture, sebbene tra i vari ministri molti si dicono convinti che le limitazioni agli spostamenti e la chiusura di tante attività economiche e dei pubblici esercizi debbano essere prorogate per almeno una o due settimane dopo le vacanze pasquali. Unica eccezione sempre poter essere la riapertura delle scuole, almeno fino alla prima media, anche in zona rossa. Una valutazione delicata che lo stesso premier intende fare soltanto la prossima settimana guidato dalla curva dei contagi e con dati aggiornati alla mano.
Nel frattempo il Governo porta avanti il discorso legato alla campagna vaccinale. Il piano deve esser reso più uniforme a livello nazionale e l’obiettivo è che tutte le Regioni d’Italia vadano di pari passo, soprattutto per quanto riguarda i criteri di vaccinazione e le categorie a cui somministrare prima le dosi. Al di là dell’ipotesi della mini-proroga, comunque, la cui conferma è ancora lontana, al vaglio un decreto che cambi in parte le misure attuali ma senza nessun stravolgimento, se non quello di una graduale riapertura che possa finalmente farci tornare alla “normalità”, con cautela e senza bruciare le tappe. Proprio il ministro Roberto Speranza, ospite da Mara Venier a Domenica In, si è detto ottimista per i prossimi mesi: “Credo ci siano le ragioni per guardare alle prossime settimane con più fiducia, ma adesso dobbiamo mantenere le zone rosse e arancioni, che sono misure indispensabili. Sono sicuro che poi tra la fine della primavera e l’arrivo dell’estate vedremo un miglioramento significativo. Avremo un’estate diversa da questi giorni con pesanti restrizioni. Non ci sarà un giorno ‘X’ in cui tutto scompare ma con l’arrivo dei vaccini i problemi più grandi potranno essere superati”.
L.C.
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