TOSCANA. Il leader della Lega, Matteo Salvini, appena arrivato a Pontassieve per il suo tour elettorale nel Fiorentino è stato strattonato da una giovane, che gli ha strappato la camicia e il rosario che aveva al collo.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno identificato la giovane in una ventenne originaria del Congo. Accertamenti sono in corso sulla ragazza da parte della questura che parla di una persona in evidente stato di alterazione psico-fisica.
La giovane, da quanto spiegato, era tra il pubblico che si era radunato per l’arrivo del leader della Lega. “Ognuno può avere idee politiche, calcistiche, religiose diverse, ma la violenza no: la camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare”. Lo ha detto Salvini stesso. “La cosa bella che mi porto via da Pontassieve – ha aggiunto – non è quella poveretta là, ma è una signora che mi ha detto “Matteo, io non la penso come te, ma ti chiedo scusa a nome di quella deficiente, se vuoi ti offro un caffè”.
Solidarietà da parte del centrodestra e anche dal Pd, con la segretaria toscana, Simona Bonafé, che ha dichiarato: “Condanniamo con nettezza l’aggressione avvenuta poco fa ai danni di Matteo Salvini. La Toscana è e deve continuare ad essere terra che si contraddistingue per un dibattito politico corretto e noi vogliamo che tutti possano manifestare liberamente le proprie idee, che si tratti di chi la pensa come noi o diversamente”. Anche il governatore Enrico Rossi ha espresso “vicinanza democratica. L’esercizio della libertà nel nostro Paese è stato conquistato con la lotta di Liberazione e la Resistenza a cui hanno partecipato migliaia di quelli che Salvini definisce ‘rossi’, addirittura qualificandoli come fascisti. Non condivido pressoché nessuna delle idee di Salvini ma sono davvero pronto a battermi perché possa esprimerle”.
Anche il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, ha commentato l’episodio: “Il Paese ha bisogno di una campagna elettorale serena, basata su un confronto leale e rispettoso di tutte le posizioni politiche, lontana dalle estremizzazioni dei toni e dei comportamenti. Per questo, ogni forma di violenza e di intolleranza, anche solo verbale, deve essere condannata e isolata per garantire a tutti i protagonisti delle competizioni elettorali la piena libertà di manifestare il proprio pensiero”.