Ogni nome una vita spezzata: le sagome rosse installate nel comune di Capannoli danno voce alle donne vittime di violenza.
Per tutto il mese di novembre, le scale del Palazzo Comunale di Capannoli ospiteranno le sagome rosse con i nomi delle donne vittime di femminicidio.
Un’iniziativa simbolica e di forte impatto voluta dall’Amministrazione Comunale per mantenere viva la memoria di tutte le donne che hanno perso la vita per mano di chi diceva di amarle.
Le sagome rosse, semplici ma potenti, rappresentano la presenza-assenza di queste donne nella nostra società: un monito visibile contro ogni forma di violenza di genere e un invito alla riflessione quotidiana.
L’installazione rimarrà esposta per tutto il mese di novembre, periodo in cui ricorre anche, il giorno 25, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
«Vogliamo che chi entra in Comune si fermi un momento a pensare — spiega la Sindaca Arianna Cecchini — dietro ogni nome c’è una vita spezzata, una storia che dobbiamo ricordare. La violenza di genere non è un problema privato, ma una responsabilità collettiva».
L’iniziativa, che si ripete da anni, si inserisce nel percorso di sensibilizzazione e prevenzione portato avanti dall’amministrazione comunale di Capannoli per promuovere il rispetto, la parità e la cultura della nonviolenza.
La consapevolezza collettiva è il primo passo per il cambiamento. Riconoscere i segnali della violenza e far percepire alle donne la presenza di una rete di supporto può salvare vite.






