PONTEDERA. Confcommercio non ci sta e chiede all’Amministrazione di tornare sui propri passi in merito alla faccenda “senso unico di Via Vittorio Veneto”.
“Il senso unico per via Vittorio Veneto è la misura individuata concordemente tra amministrazione comunale, associazione e cittadini per il periodo estivo. E il vicesindaco Alessandro Puccinelli non può adesso fare un passo indietro e lasciar morire quei locali che hanno creduto alle sue parole”. Confcommercio insiste sulla vicenda con le parole del presidente di Confcommercio Pontedera Mickey Condelli e del responsabile sindacale Alessio Giovarruscio.
Secondo Condelli “l’amministrazione comunale deve rispettare gli impegni presi e procedere a realizzare quanto stabilito nel corso dell’incontro, ovvero il senso unico per il periodo estivo. E’ passato già troppo tempo, quelle imprese sono penalizzate e soffrono di mancati guadagni e di uno stato di perenne incertezza che è davvero inaccettabile, anche dal punto di vista strettamente personale”.
“Non credo che il vicesindaco Puccinelli abbia lanciato il sasso e voglia ora ritirare la mano, non si capirebbe neanche per quali motivi. Spero proprio che di qui alle prossime ore il provvedimento di senso unico sia finalmente realizzato, almeno che non si sia deciso a tavolino di far chiudere definitivamente quei locali”.
Condivide e rilancia il responsabile sindacale di Confcommercio Alessio Giovarruscio: “Non vorrei che fossimo in presenza della sindrome da passo del gambero, uno in avanti e due indietro. Non è serio e mi rivolgo al vicesindaco Puccinelli giocare a far scorrere più tempo possibile nella speranza che la questione si risolva da sola.
Così come non è serio né tantomeno accettabile discriminare attività commerciali che hanno gli stessi diritti di tutte le altre. E non è serio sottoporre queste imprese a diktat e divieti di ogni sorta, in aggiunta alla beffa di un filotto di promesse mancate. I problemi si risolvono e il soccorso a imprese in difficoltà vale per tutti, al cospetto di una situazione che è tutt’altro che chiara. Aspettiamo in gloria il provvedimento promesso, senza ulteriori tentennamenti o inutili attese”.