
La giornata di astensione dal lavoro è stata indetta contro “il genocidio in Palestina, la fornitura di armi a Israele, l’economia di guerra e l’aumento delle spese militari”, ma anche per denunciare “lo sfruttamento sul lavoro”. Lo sciopero coinvolgerà comparti cruciali come scuola, istruzione, ricerca e trasporti, con possibili disagi per lavoratori e cittadini.
COMUNICATO USB:
Sarà un grande sciopero generale che bloccherà il Paese. I segnali sono ormai talmente forti che non abbiamo più dubbi: saranno milioni i lavoratori e le lavoratrici che si fermeranno. Non sono più solo i portuali, dai quali è partito l’appello alla lotta, ma è ormai un fiume in piena che attraversa la penisola e si prepara a sfociare in una enorme manifestazione di protesta lunedì 22 settembre.
Le mobilitazioni che continuano ad attraversare le grandi città come i centri minori non si contano più. C’è una ondata di indignazione che sta contagiando tutti ed anche quelli che fino a ieri continuavano a rimanere in silenzio ora devono far vedere che dicono e fanno qualcosa. Non importa, non ci curiamo di loro e dei loro ridicoli tentativi di rincorsa, lasciamo che il fiume li trascini nella direzione giusta.
Da ogni parte è salita la voglia di sciopero generale che tutti e tutte potremo agire per l’intera giornata di lunedì 22. Le restrizioni odiose della Commissione di garanzia alla fine riguardano il trasporto aereo e una manciata di aziende: per tutti gli altri lo sciopero sarà regolare e non potranno farci niente.
Molti porti saranno bloccati, sarà la gente a mettersi davanti ai valichi e ad impedire il passaggio, dando una mano ai lavoratori che dentro si saranno fermati. Lo stop così sarà totale.