Il foglio di servizio elettronico e revisione del Ddl Concorrenza, così come la difesa della libertà economica e lo stop alla burocrazia. Sono alcune delle richieste di Cna e Confartigianato.
“Semplificare e non penalizzare”. Sono le parole d’ordine delle associazioni CNA Fita Toscana NCC Auto e Confartigianato Auto-Bus/NCC Operator che si schierano unite a difesa della categoria NCC Auto, esprimendo forte preoccupazione per le criticità che stanno penalizzando il settore.
Il primo elemento di criticità è l’introduzione del foglio di servizio elettronico, un aggravio insostenibile per le imprese del settore. “La misura, contenuta nel Decreto Interministeriale n. 226/2024, non è rispondente agli obiettivi dichiarati di semplificazione e contrasto all’abusivismo – spiegano Santoni e Casucci, presidenti regionali di CNA FITA Toscana e Confartigianato Autobus/NCC Toscana – ma, al contrario rischia invece di penalizzare pesantemente l’operatività e la competitività delle aziende, soprattutto quelle artigiane e di piccola dimensione trasformandosi in uno strumento di controllo ossessivo e penalizzante”.
“Anziché semplificare andremo incontro ad ulteriore farraginosa burocrazia che andrà a discapito del cliente – fornisce dettagli Enzo Dellaria, presidente NCC CNA Pisa -; basti pensare che anche per un semplice e piccolo spostamento a noi conducenti sarà richiesto di registrare codice fiscale del cliente e destinazione esatta da raggiungere. Non solo un aggravio di procedure a discapito di un servizio efficiente e rapido ma anche una non necessaria invasione di campo nella sfera privata del passeggero”
Oltre a questo, il documento congiunto richiede anche la revisione urgente dell’Art. 25 del DDL Concorrenza perché le modifiche normative al Codice della Strada finora approvate non risolvono le criticità, perpetuando sanzioni sproporzionate e inique. “Chiediamo – proseguono Santoni e Casucci – che le sanzioni accessorie della sospensione della carta di circolazione siano applicate solo a partire dalla reiterazione dell’infrazione, garantendo equilibrio e giustizia”.
Segue anche la richiesta da parte delle due confederazioni di uno stop alla burocrazia e a sanzioni insostenibili: “I nuovi obblighi e le sanzioni eccessive stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di centinaia di imprese regolari – aggiungono ancora i due presidenti – favorendo di fatto l’abusivismo e la deregolamentazione del mercato”.
L’ultima richiesta di CNA e Confartigianato è quella della difesa della libertà d’iniziativa economica congiunta ad un mercato equo, principi fondamentali per la crescita e la sostenibilità del settore. Le politiche attuali rischiano di comprimere questi valori, danneggiando l’intero comparto.
CNA e Confartigianato si rivolgono dunque al Governo, chiedendo oltre alla sospensione del foglio di servizio elettronico, un’applicazione proporzionata e razionale delle sanzioni, interventi efficaci contro l’abusivismo ed un coinvolgimento diretto delle rappresentanze di categoria nel dialogo con le istituzioni.