PALAIA. Sono molti gli eventi storici o tradizioni, che per motivi legati alla crisi sanitaria non hanno avuto il loro consueto svolgimento. Tra queste la Sagra del Crostino di Palaia. Una ricorrenza che affonda le sue radici negli anni ’70.
Gli organizzatori non hanno voluto perdere il contatto con la storia a cui Palaia è legatissima proponendo nei giorni scorsi una iniziativa social diffusa sul web. La notizia viene ufficializzata dalla stessa fonte organizzatrice attraverso una nota stampa:
“É successo ieri, primo maggio – si riporta nel documento stampa -, una tradizione che dura da 44 anni e che ha rischiato di interrompersi per le misure di prevenzione anti-covid, si è invece potuta svolgere in pieno rispetto dei principi del lock-down”.
“L’idea di base – riporta la nota stampa – è stata quella di proporre la sagra in un diverso scenario di condivisione popolare in un particolarissimo momento come quello che stiamo vivendo e nasce da un “gruppo di ragazzi” che fanno parte dell’associazione, la collaborazione del SOMS Palaia, (altra associazione storica del paese e stretta con la Pubblica Assistenza in un consolidato legame di reciproca collaborazione), ha permesso che ciò fosse realizzato, senza snaturare la ricorrenza”, iniziativa sposata e condivisa dall’amministrazione comunale e dal sindaco Gherardini.
“L’evento – riporta il documento palaiese della Sagra del Crostino – è stato diviso in due fasi: una social, dove i partecipanti hanno condiviso sul proprio profilo facebook foto di crostini o delle fasi della preparazione così come momenti della convivialità domestica, visualizzabili da tutti grazie all’utilizzo degli hashtag #sagradelcrostinopalaia #homedition”.
“La risposta della popolazione è stata considerevole, difficile da quantificare nel dettaglio proprio per la forma in cui si è svolta, ma riconducibile attorno alle 300 presenze. L’altra modalità di partecipazione era il contest, diviso in tre categorie: il crostino più bello, quello più brutto e quello più creativo, al quale ci si poteva iscrivere separatamente”.
“La giuria di questa sezione è stata costituita dalle stesse donne della Pubblica Assistenza, (che nelle edizioni usuali sono sempre state impegnatissime in cucina alla preparazione delle pietanze).
“Per equità di giudizio alla giuria non è stata resa nota l’identità dell’esecutore/ice del piatto, per cui la valutazione non è stata contaminata da simpatie personali”.
“Successivamente dopo il verdetto finale – si scrive nel documento stampa – sulla pagina Pubblica Assistenza Palaia sono stati poi proclamati i vincitori e rese pubbliche le foto ricevute per il contest virtuale”.
“Il messaggio che abbiamo voluto dare – riporta la nota – è che l’iniziativa web di quest’anno, porta con se un profondo significato che va al di là della della competizione, ha voluto significare una risposta chiara e decisa al lock-down, lock-down che non ci ha permesso causa Covi-19 di svolgere la nostra tradizionale manifestazione, me che abbiamo ritrovato se pur in una diversa formula. Questo servirà da stimolo affinché il prossimo anno nel segno della speranza e certezza di domani, torneremo a svolgere la nostra sagra con maggiore entusiasmo e voglia di fare”.
“Grazie ai cittadini palaiesi e le proprie associazioni, – riporta il documento stampa – è riuscita a trasformare in bellezza anche un periodo che sembra così buio. Gli organizzatori e le associazioni ci tengono a ringraziare tutti i partecipanti, il sindaco e l’amministrazione: tutte parti che concorrono allo stesso pari al clima di collettività che è parte integrante del paese”.
I ragazzi dell’organizzazione – conclude la nota stampa della Sagra del Crostino – dicono : “La partecipazione paesana è stata calorosissima, e vanno segnalate adesioni da paesi limitrofi e anche da altre regioni, a significare che l’appartenenza ad una comunità va ben oltre i confini di residenza e che chiunque porti nel cuore un luogo, una tradizione ne fa parte e con un piccolo gesto può fare del bene ad una collettività. Aver potuto omaggiare anche quest’anno la festa dei lavoratori con tanta bellezza è per noi motivo di grande orgoglio, grazie Palaia”.