Nella prima mattinata di ieri la Polizia di Stato di Pisa ha effettuato un controllo presso un immobile di proprietà del demanio situato in via Cimabue, a seguito di segnalazione di intrusione abusiva all’interno dell’edificio.
All’interno i poliziotti, dopo aver cinturato la zona, hanno rintracciato un soggetto assopito su un letto di fortuna che, alla vista degli agenti, cercava di nascondere una confezione di nylon, coprendola con il braccio.
L’uomo, cittadino tunisino 23enne già noto agli archivi della Questura, veniva bloccato per impedirne la fuga mentre la confezione di nylon venivaprelevata e all’ interno venivano rinvenuti nr. 8 involucri termosaldati pronti per lo spaccio al dettaglio, contenenti sostanza che analizzata risultava essere stupefacente del tipo “cocaina” dal peso totale di gr. 4.2. La sostanza veniva posta in sequestro, mentre il pusher tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e ristretto nelle celle di sicurezza della Questura, in attesa del giudizio per direttissima di stamani.
Il giudice questa mattina ha convalidato l’ arresto e, a seguito della richiesta dei termini a difesa, è stato sottoposto all’ obbligo di firma in Questura per tre volte a settimana. I poliziotti nell’ immobile hanno scovato altri due tunisini, un 19enne ed un 20enne, parimenti senza fissa dimora. Tutti e tre, anche l’ arrestato, al termine delle incombenze procedurali sono stati denunciati per il reato di invasione di edifici pubblici; il 20enne con in atto una misura cautelare; obbligo di firma al termine degli atti di rito veniva rilasciato
mentre il 19enne, clandestino sul territorio nazionale, è stato messo a disposizione della Sezione Espulsioni; Ufficio Immigrazione e, dopo aver ottenuto la relativa autorizzazione dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza e di Rimpatrio di Potenza, in attesa della definitiva espulsione dal territorio nazionale.