Oggi è stato il giorno dei pontederesi, è stata la festa di San Faustino patrono della capitale della Valdera.
Il sindaco Matteo Franconi ha voluto essere partecipe della ricorrenza regalando ai pontederesi un virtuale abbraccio fatto di ringraziamenti, senza nascondersi da quelle che sono le reali preoccupazioni legate alla crisi sanitaria. Il sole tornerà a splendere, il messaggio del sindaco non lascia dubbi ad un finale che sarà vincente , ecco il testo che riportiamo integralmente tratto dalla pagina Facebook di Mattteo Franconi:
“Oggi è il nostro Santo Patrono, un momento per prenderci cura del senso di appartenenza alla nostra comunità ed una occasione che non voglio perdere per esprimere gratitudine verso chi vive ed abita la città.
Mi riferisco ai tanti lavoratori che garantiscono servizi privati e pubblici essenziali, alla passione civile di chi dedica il proprio tempo all’impegno civico ed all’esercizio di partecipazione negli spazi della vita collettiva; mi riferisco in particolare a tutti gli operatori della sanità, ai componenti delle forze dell’ordine, al ricco tessuto di volontariato e associazionismo capace di rinnovarsi e di seguire con attenzione l’evolversi dei bisogni che fanno del nostro sistema di solidarietà un vanto ed una caratteristica da difendere e potenziare.
Rivolgo il mio ringraziamento alle agenzie educative ed alle scuole, alle società sportive, alle associazioni culturali per il prezioso ruolo che ricoprono, un sostegno formidabile alla sfida formativa delle famiglie contribuendo alla vitalità di una comunità educante qualificata ed attenta ad accompagnare la crescita dei nostri bambini e ragazzi, per prepararli ad affrontare una realtà complessa ed in continuo mutamento.
Quest’anno la festività del nostro Patrono la dovremo vivere nel quadro delle preoccupazioni, dei sacrifici e delle precauzioni necessarie ad affrontare l’emergenza epidemiologica covid-19
Pontedera fino ad oggi ha saputo gestire la propria vita all’interno della pandemia mondiale con dignità ed orgoglio, con laboriosità e senso di responsabilità collettiva”.
“La nostra comunità ha saputo affrontare le criticità che hanno attraversato il mondo del lavoro ed hanno impattato sui bisogni assistenziali di una popolazione sempre più longeva e fragile.
Lo ha fatto, con la propria ostinata determinazione, rimboccandosi le maniche senza mai perdere la fiducia nella costruzione del proprio avvenire; lo ha fatto senza perdere la propria identità di coesione, la capacità di ascoltare, rispettare ed accogliere le diversità e le ragioni degli altri.
Dobbiamo continuare, tutti insieme, a prenderci cura di quel progetto di città fatto di scelte, di concretezza nella risoluzione dei problemi, di speranza ed impegno nel far prevalere risposte di comunità sugli istinti antisociali e potenzialmente disgreganti, togliendo sempre più spazio alla disaffezione, al silenzio avvitato nel disincanto”.
“Certamente la pandemia, nel mondo come a Pontedera, ha accresciuto le disuguaglianze e creato fratture nuove sul tavolo delle opportunità: per questo il nostro compito continua ad essere quello del riconoscimento e della valorizzazione dell’unicità delle persone, da ricomporre, ogni giorno, in un quadro di convivenza sempre più avanzato e solidale.
La qualità e la quantità dello spirito di solidarietà che ci qualifica è incentrato sulla voglia di ascoltare e rispondere alla richiesta di aiuto di chi, nei momenti di crisi, di sconforto e di disagio si aspetta dalla propria città un cenno di attenzione per sentirsene parte integrante e non marginale
La nostra Pontedera ha nella propria storia e nelle proprie attitudini tutto quel che serve per superare anche questa sfida: con umanità e coraggio sapremo declinare il tema dello stare insieme nel tempo e nel mondo nuovo.
A tutti i cittadini va il mio augurio personale e dell’amministrazione tutta per un sereno San Faustino”.