TOSCANA. Il Coronavirus ha cambiato radicalmente il nostro stile di vita e di sicuro diversa sarà anche la nostra estate.
Andare al mare non sarà più come gli anni scorsi, sarà infatti necessario mantenere il distanziamento personale anche sulla spiaggia. Gli stabilimenti balneari dovranno attenersi alle linee guida del governo e in alcune zone per le spiagge libere c’è già chi propone un app per prenotarsi e sapere in tempo reale se c’è posto o no per l’ombrellone.
In questi giorni, per evitare assembramenti e vivere la spiaggia in sicurezza, un gruppo di giovani architetti toscani ha ideato un progetto pionieristico, che supera le immagini dei gabbiotti in plexiglass visti di recente sui social. Si tratta di E-StateInSicurezza, ovvero una fruizione più libera degli spazi della spiaggia pur rispettando le distanze interpersonali.
L’idea di 8 giovani architetti cerca di unire sicurezza, sostenibilità e flessibilità. E-StateInSicurezza si basa sulla divisione della spiaggia in tre macroaree: ingresso, spiaggia e mare, suddivise a loro volta in compartimenti più piccoli e collegate da percorsi a un’unica direzione. All’ingresso si trova un’area dedicata ai servizi principali: pagamento, bar e soprattutto igienizzazione sia in entrata che in uscita dallo stabilimento.
Secondo il progetto, in spiaggia, le file di ombrellonio devono essere divise da corridoi a unico senso di percorrenza, definiti da pareti di corde che delimitano ma non separano. All’interno delle file, il distanziamento deve essere garantito da un sistema di pallet.