Il fermo dell’uomo è stato convalidato grazie alle immagini di sorveglianza, ai tabulati telefonici e al tracciamento GPS della sua auto.

Vasile Frumuzache, 32 anni, guardia giurata di origine romena residente a Monsummano Terme (PT), ha confessato l’omicidio di Maria Denisa Paun, escort romena di 30 anni, scomparsa lo scorso 15 maggio da un residence di Prato. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato il 4 giugno in una zona impervia di Montecatini Terme. Durante un secondo interrogatorio, Frumuzache ha ammesso anche un secondo omicidio: quello di un’altra prostituta, scomparsa l’1 agosto 2024, sempre a Montecatini.
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Nota nel mondo della prostituzione con i nomi “Adas” o “Alexanda”, Denisa Paun era arrivata a Prato per una serie di appuntamenti. Soggiornava nel residence Ferrucci. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dalla procura di Prato, è stata strangolata proprio la sera della sua scomparsa da Frumuzache, con cui aveva avuto un rapporto sessuale a pagamento.
L’uomo ha confessato un gesto agghiacciante: dopo il delitto avrebbe decapitato la donna, messo la testa in un sacco per l’immondizia e nascosto il corpo in una valigia, caricata poi nella sua auto. Il cadavere è stato abbandonato in campagna, nascosto tra i rovi vicino a un casolare abbandonato.
Il movente, secondo la sua stessa versione, sarebbe stato un ricatto: Denisa lo avrebbe minacciato di raccontare alla moglie la loro relazione se non avesse ottenuto 10.000 euro.
Il fermo dell’uomo è stato convalidato grazie alle immagini di sorveglianza, ai tabulati telefonici e al tracciamento GPS della sua auto.
Durante un nuovo interrogatorio, Frumuzache ha ammesso di essere l’autore anche di un altro omicidio: quello di un’altra prostituta, scomparsa da Montecatini Terme il 1° agosto 2024. Si indaga ora per individuare l’identità della seconda vittima e confermare il racconto del reo confesso.
I tabulati telefonici confermano che la notte del 15 maggio Denisa aveva contattato la madre e aveva parlato due volte al telefono con un uomo, poi identificato come Frumuzache. Poco dopo, il suo cellulare è stato spento. Nella stanza d’albergo, trovata intatta, c’erano ancora effetti personali, valigie e telefoni della vittima. Nessun segno di colluttazione.
Un aspetto inquietante dell’indagine riguarda un avvocato 45enne di Reggio Calabria, ora indagato per sequestro di persona in concorso. Secondo le testimonianze, avrebbe convinto la madre della vittima a non contattare subito le autorità, sostenendo che la figlia fosse viva ma trattenuta da una banda di romeni. L’uomo si sarebbe offerto di aiutarla in cambio di fiducia assoluta e assistenza legale gratuita. Per questa vicenda, la madre di Denisa è indagata per false informazioni al pubblico ministero.
Gli inquirenti stanno ora approfondendo anche il possibile coinvolgimento di una rete criminale legata al racket della prostituzione, attiva tra Roma, Prato e Bologna.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore Luca Tescaroli, è ancora in corso. Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Denisa e continuano le ricerche per identificare la seconda vittima.