È assai improbabile che il coprifuoco possa sopravvivere a lungo, e fra gli addetti ai lavoro si parla – a livello di ipotesi – di una sua riduzione intorno a metà maggio, mentre per l’eliminazione definitiva si dovrà aspettare l’estate.
Le ragioni dell’ottimismo si basano su due pilastri. Primo: durante l’estate il coronavirus rallenta la sua capacità di contagio poiché le persone tendono a stare all’aperto più a lungo. Secondo: la campagna di vaccinazione dovrebbe decollare visto che a giugno sono attese ben 25 milioni di dosi, ovvero 800.000 al giorno. Ci sono quindi le prime date per tornare a sperare. Il coprifuoco potrebbe essere allungato alle 23 o addirittura alle 24 il 17 maggio. La decisione sarà presa guardando i dati del 14 maggio, data cruciale nella quale il governo potrà capire se l’apertura dei bar e ristoranti avrà influito o meno nell’aumentano dei contagi. Nel provvedimento in scadenza il 31 luglio è specificato che le misure in vigore saranno rimodulate seguendo i dati che ogni settimana misurano l’emergenza coronavirus, ma anche il risultato della campagna vaccinale nelle diverse regioni.