COVID-19. È stato analizzato dall’Istituto Superiore di Sanità l’andamento epidemico all’interno delle classi a partire dall’inizio dell’anno scolastico a fine dicembre, rilevando sia una bassa incidenza di casi sia un tasso di ospedalizzazione degli studenti positivi pari allo 0,7% (rispetto all’8,3 del resto della popolazione).
Tuttavia quanto la chiusura e la riapertura delle scuole abbia influito e influirà sull’andamento epidemiologico è ancora poco chiaro. Dal 31 agosto al 27 dicembre nelle aule di tutta Italia sono stati registrati 3.173 focolai di coronavirus, pari al 2% del totale. Il 40% dei casi si è verificato negli adolescenti di età compresa tra 14 e 18 anni, a seguire con il 27% i bambini delle scuole primarie di 6-10 anni, poi i ragazzi delle scuole medie di 11-13 anni al 23% ed infine con solo il 10% i piccoli delle scuole per l’infanzia di 3-5 anni.
Nel mese di settembre l’età media dei casi in età scolare è stata di circa 12 anni, per poi aumentare leggermente ad ottobre e tornare al valore precedente durante i mesi di novembre e dicembre. La distribuzione dei casi tra femmine e maschi è risultata bilanciata, con lievi differenze a livello regionale e percentuali poco più alte per i maschi nel mese di settembre, prima della riapertura delle scuole.