PISA. I sanitari hanno definito i colpi inferti potenzialmente letali perché diretti verso parti vitali.
Nella mattinata di ieri, in via Carlo Cammeo a Pisa, all’interno del locale “Charlie Bar” (lo riporta la Questura di Pisa), un 37enne residente a Cascina, approfittando di una distrazione della barista, ha rubato alcune banconote dalla cassa quando un cliente, un 26enne di Pisa, se ne è accorto ed ha avvertito la dipendente.
Il 37enne, rimproverato dalla barista che minacciava di avvertire la Polizia, ha aggredito il cliente, dapprima a mani nude, poi con un grosso coltello da cucina con lama di 23 cm, che ha preso dalla sua auto parcheggiata lì vicino e con il quale si è scagliato nuovamente contro il cliente, reo a suo dire di aver “fatto la spia”, sferrando pericolosi fendenti ad altezza del viso, riuscendo a ferirlo alla mano ed alla scapola.
Solo la prontezza di riflessi del malcapitato e l’intervento di altri clienti, hanno evitato conseguenze peggiori ed hanno indotto l’aggressore, resosi conto che era stata chiamata la Polizia, a darsi alla fuga.
Le Volanti accorse immediatamente sul posto sono riuscite a chiudere la via di fuga del fuggitivo ai Bagni di Nerone sbarrandogli la strada con una manovra e con non poca fatica, data la resistenza opposta, i poliziotti sono riusciti ad ammanettare l’uomo e a caricarlo sull’auto, per poi accompagnarlo in Questura.
La perquisizione dell’auto ha permesso di rinvenire il coltello utilizzato nell’aggressione (poi posto sotto sequestro).
La vittima dell’aggressione è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cisanello per le cure del caso. Per lui, alcuni giorni di prognosi.
I sanitari hanno definito i colpi inferti potenzialmente letali perché diretti verso parti vitali, e le ferite “da difesa” riportate ne hanno dato un oggettivo riscontro.
L’uomo, con diverse denunce a carico per reati contro il patrimonio di analogo tenore, dopo aver informato il PM di turno presso la Procura della Repubblica è stato tratto in arresto per tentato omicidio, furto aggravato e violazione della legge sulle armi e, su disposizione dello stesso Pubblico Ministero di turno, associato alla locale Casa circondariale “Don Bosco”, dove sarà effettuato l’interrogatorio di garanzia e potrà difendersi dalle accuse mossegli.
Fonte: Questura di Pisa