PONTEDERA. Oggi, 4 gennaio, il Presidente Apit Italia sarà ospite dei fratelli Bartaloni presso la palestra InFit.
“Da sempre i medici di tutto il mondo prescrivono a tutti i pazienti di qualsiasi età: attività fisica; considerata la miglior medicina naturale priva di effetti collaterali. Beneficio socio sanitario quello delle attività sportive , educative e riabilitative che ha avuto un inspiegabile stop da un Governo confuso, disorganizzato e fallimentare. Il 16 gennaio, a fine Decreto, le Palestre potrebbero riaprire ma notizie dell’ultima ora sembrano allontanare questa probabilità” queste le parole di Saviano Raffaele, segretario nazionale e responsabile Apit Pisa Valdera.
Più dura la contestazione del Presidente Apit Massimo Gervasi: “Un Governo fatto di professionisti ignoranti che hanno ignorato tantissimi codici Ateco dello Sport; 8 su 12 quelli esclusi dagli aiuti: collaboratori sportivi, consulenti, riabilitatori con Partita IVA e tutti coloro che pagano l’INPS in gestione separata. Pochi i fortunati che hanno ricevuto i famosi 600 euro e il 200% sulla base del fatturato del mese di aprile 2019. Ma i veri numeri che fanno riflettere sono i 20 milioni di Italiani che praticano Sport, i milioni di adolescenti che imparano a conoscere il proprio corpo in una fase psico-fisico motoria fondamentale. Lo sport è aggregazione è formazione, disciplina e regole. Ricordiamo che dopo il primo lockdown i primi a correre verso le palestre sono stati gli anziani e i disabili; oltre 4 milioni i disabili che necessitano di cure fisioterapiche e motorie, considerate vitali”.
“Indimenticabile- continua Gervasi– la mossa scorretta e imbarazzante del Presidente del Consiglio Conte prima della seconda chiusura. Malgrado i controlli avessero dimostrato che tutti i centri sportivi fossero a norma, ha preteso ulteriori dimostrazioni di prevenzione e attenzioni, quindi ulteriori spese a capo dei titolari di palestre, per poi riconfermare la chiusura. Siamo il paese Europeo con il maggior numero di morti, il minor numero di vaccinati, il peggior danno economico e lontani da soluzioni concrete. In un paese lucido le palestre dovevano essere considerate ed utilizzate come presidi Socio-Sanitari. È incomprensibile è irresponsabile il comportamento del signor Conte (visto che spesso decide in piena autonomia) è chiara la volontà di indebolire lo stato psico-fisico della popolazione così come è chiara la sua prossima mossa: obbligare tutti al vaccino. Un certificato di avvenuta vaccinazione permetterebbe di accedere ad hotel, palestre, piscine, cinema, teatri, voli aerei. Vale a dire a tutte quelle attività ritenute non essenziali che sono state oggetto di chiusura o fortissime limitazioni. Intanto però si fa avanti la ‘variante’ e il destino sembra riservare altre sorprese”.