Il Ponsacco attraversa giorni delicati tra tensioni interne e incertezze societarie, con il campionato che incombe e un futuro da chiarire.
Una frattura cresciuta ancor di più negli ultimi giorni scuote il calcio dilettantistico toscano e apre uno scenario carico di incertezze in casa Ponsacco. La società rossoblù è alle prese con una crisi profonda che rischia di compromettere la stagione di Prima Categoria e, nel peggiore dei casi, la stessa continuità sportiva del club (leggi qui).
Nel giro di poche settimane quasi venti giocatori hanno deciso di lasciare la squadra di propria volontà. Alla base delle partenze c’è il mancato pagamento dei rimborsi spesa, una criticità che si è protratta nel tempo e che ha incrinato in modo irreversibile il rapporto tra la società e lo spogliatoio. Una situazione nota, affrontata con promesse e rinvii, che ha finito per rovinare fiducia e motivazioni.
La reazione dell’ambiente non si è fatta attendere. I tifosi hanno espresso apertamente il loro dissenso, annunciando che non seguiranno più una squadra gestita dall’attuale presidente. Una presa di posizione dura, che fotografa un distacco ormai evidente tra i vertici societari e la piazza. Nel frattempo, anche l’amministrazione comunale ha manifestato la disponibilità ad ascoltare le parti coinvolte e a valutare possibili soluzioni, nel tentativo di salvaguardare una realtà storica del territorio.
Sul piano sportivo, l’allarme è concreto. Con un organico ridotto ai minimi termini, il rischio che il Ponsacco non riesca a scendere in campo nelle prossime domeniche è tutt’altro che remoto. Il campionato riprenderà il 4 gennaio dopo la pausa natalizia e il tempo per ricostruire è pochissimo. In classifica i rossoblù occupano l’undicesimo posto con 16 punti, una posizione ancora non in piena zona calda, ma il campo ora passa in secondo piano rispetto alle urgenze societarie.
Servono risposte immediate, chiarezza economica e una direzione credibile. Ogni giorno che passa riduce le possibilità di rimettere insieme i pezzi rimasti. Il Ponsacco è davanti a un bivio delicato: trovare una via d’uscita rapida e concreta o rischiare di vedere una stagione, e forse qualcosa di più, fermarsi prima del previsto.
A cura di Matteo Casini





