Schiesaro succede a Luigi Ambrosio come ventiquattresimo direttore dell’ateneo d’eccellenza pisano.
La Normale ha eletto il Direttore per il sessennio 2025-2031. È Alessandro Schiesaro, ordinario di Lingua e letteratura latina alla Normale e attuale Vice-direttore, che succederà a Luigi Ambrosio alla fine di maggio 2025. Il professor Schiesaro ha presentato nelle scorse settimane al corpo elettorale della Scuola Normale il proprio programma di mandato, con un forte accento su internazionalizzazione, sviluppo della ricerca e potenziamento della didattica, programma che ha trovato un’ampia condivisione tra tutte le componenti della Scuola.
Il quorum richiesto per essere eletto era di 53,25 voti ponderati. Il professor Schiesaro ha ottenuto 62,55 voti ponderati, pari al 73% dei voti ponderati espressi superando ampiamente il quorum richiesto per la validità dell’elezione.
Nato a Savona nel 1963, allievo del corso ordinario e del corso di perfezionamento (PhD) della Scuola Normale Superiore dal 1982 al 1989, Alessandro Schiesaro ha trascorso lunghi periodi di studio e di insegnamento all’estero, perfezionandosi nelle università di Berkeley e Oxford e insegnando a Wisconsin-Madison, Princeton, King’s College London e Manchester, dove è stato preside della School of Arts, Languages and Cultures dal 2016 al 2021. In Italia ha insegnato nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e ha diretto la Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza. Dal 2008 al 2015 ha coordinato la Segreteria tecnica per le politiche della Ricerca presso il MIUR; ha inoltre fatto parte del High Level Group on the Modernisation of Higher Education costituito dalla Commissione Europea e del Comitato nazionale UNESCO.
È il ventiquattresimo Direttore della Scuola Normale Superiore da quando l’istituzione universitaria è stata fondata nel 1810 su decreto napoleonico, l’ottavo della Classe di Lettere e filosofia dopo gli umanisti Ranieri Sbragia (storico della teologia), Pasquale Villari (storico), Alessandro D’Ancona (letterato e filologo), Giovanni Gentile (filosofo), Luigi Russo (teorico e critico della letteratura), Giovani Pugliese Carratelli (Antichista) e Salvatore Settis (storico dell’arte).