Nell’ambito della Festa per il patrono della Polizia, domenica scorsa 10 ottobre presso la Parrocchia del Sacro Cuore è stato benedetto un quadro dedicato a San Michele Arcangelo donato dall’autrice Luisa Pasquini, volontaria all’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Pontedera.
Don Giulio Giannini ha recitato la preghiera in onore del Santo e bagnato con l’acqua santa il dipinto realizzato dalla pittrice durante il periodo di lockdown, raffigurante San Michele con in mano la bilancia, simbolo di equilibrio, e la spada con la quale sconfigge il drago che rappresenta il demonio su cui trionfa.
Alla cerimonia ha partecipato Grazia Lizzio, figlia di Giovanni, ispettore-capo barbaramente ucciso dalla mafia nel luglio 1992 a Catania. La storia di Giovanni Lizzio, raccontata da Eugenio Leone, è stata contraddistinta da un grande impegno nella sezione antiracket della Questura di Catania, che lo ha portato ad entrare nel mirino della mafia che lo ha ucciso in un agguato che avvenne pochi giorni dopo la strage di via d’Amelio, che vide la morte del giudice Borsellino e della sua scorta. Giovanni era stato anche compagno di corso del Presidente ANPS Calogero Pace, che lo ha ricordato tra le lacrime, sottolineando il percorso fatto insieme alla scuola per vicebrigadiere.
La sezione di Pontedera dell’ANPS ha rilasciato a Grazia Lizzio l’attestato di socio onorario consegnato dall’Assessore Carla Cocilova che ha sottolineato come sia importante conservare la memoria di questi eventi e non abbassare la guardia rispetto alle infiltrazioni mafiose nelle nostre comunità.
Ha chiuso la manifestazione il Vicario della Questura di Pisa, Giuseppe Simonelli, che ha ricordato tutte le vittime della Polizia e delle altre forze dell’Ordine che hanno sacrificato la loro vita per salvaguardare la società e le istituzioni democratiche.