Gli allievi e le allieve della Scuola di Ingegneria ricordano l’eredità scientifica e umana del docente a lungo ordinario di Tecnica delle Costruzioni.
La sera del 4 giugno 2025, Pisa ha perso una delle sue figure accademiche più autorevoli e amate: il professor Natale Gucci, per decenni colonna portante della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, si è spento all’età di 90 anni dopo una grave malattia.

Nato a San Gimignano nel 1935, il professor Gucci si era laureato in Ingegneria Civile-Edile presso l’Università di Pisa nell’anno accademico 1958/59. Allievo del professor Letterio Donato, divenne professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni nel 1978 e da allora ha lasciato un’impronta indelebile nella formazione di intere generazioni di ingegneri.
Nel corso della sua lunga carriera accademica, è stato Presidente del corso di laurea in Ingegneria Civile (1978-1980), direttore del Dipartimento di Ingegneria Edile, Idraulica e del Territorio e successivamente primo Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile. Titolare di corsi come Sperimentazione, Collaudo e Controllo delle Costruzioni e Diagnostica e Consolidamento, ha sempre unito insegnamento, ricerca e attività progettuale con passione e coerenza.
Nel 1991 era stato insignito dell’Ordine del Cherubino, una delle massime onorificenze dell’Ateneo pisano, riconoscimento al valore del suo contributo scientifico, didattico e istituzionale.
Tra i suoi studi più originali, resta celebre la proposta del 1986 per l’attraversamento dello Stretto di Messina con gallerie alvee, sostenuta da colossi come Saipem, Snamprogetti e Tecnomare. Ma Gucci è stato anche progettista, collaudatore e direttore dei lavori di opere di rilievo, tra cui il Grande Bigo di Renzo Piano e uno degli ultimi ponti di Riccardo Morandi.
La sua ricerca ha spaziato dalle costruzioni metalliche alle murature storiche, dalla sperimentazione strutturale alla durabilità dei materiali, sempre con rigore, creatività e una profonda attenzione alla sicurezza statica e alla sismoresistenza. Ingegnere dall’intelligenza brillante e inventiva, ha anche ideato diversi strumenti di misura.
Uomo di cultura ampia e raffinata, ha sostenuto con forza l’idea di un’ingegneria “olistica”, capace cioè di conciliare competenze tecniche e sensibilità umanistica. «La perdita di una formazione culturale completa negli ingegneri – sosteneva – è all’origine di molti difetti o fallimenti delle costruzioni». Per questo criticava l’iper-specializzazione senza coordinamento, ritenendola responsabile di inefficienze progettuali e costruttive.
Instancabile formatore, ha seguito centinaia di tesi di laurea, accompagnando i suoi studenti con rigore, entusiasmo e generosità. «La sua capacità di trasmettere conoscenza con passione e chiarezza – ricordano i suoi allievi – ha lasciato un segno profondo nella nostra formazione umana e professionale».
Alle figlie Paola e Anna vanno le più sincere condoglianze della comunità universitaria, in particolare di allievi e allieve della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, molti dei quali oggi affermati docenti o professionisti, che ne custodiscono con riconoscenza la memoria.
I funerali del professor Natale Gucci si terranno sabato 7 giugno alle ore 9.30 presso la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria a Pisa. L’intera Università si stringe attorno alla famiglia, onorando la memoria di un docente e studioso che ha dato moltissimo all’ingegneria italiana e all’Accademia. Fonte: www.unipi.it