L’uomo è stato assolto con formula piena dal Tribunale di Pisa perché “Il fatto non sussiste”.
PONTEDERA. Assoluzione piena per l’uomo di 34 anni accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza, all’epoca 16enne, che poi si suicidò nel novembre 2018 sotto un treno alla stazione ferroviaria.
La Procura sosteneva che l’uomo avesse palpeggiato nelle parti intime la minorenne. I fatti contestati all’uomo sarebbero avvenuti in casa di lei e in un locale tra settembre e novembre 2016. Il pm aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione.
Ieri il secondo collegio del Tribunale ha emesso la sentenza che assolve con formula piena l’uomo. Il fatto non sussiste: è con questa motivazione che i giudici hanno messo un punto alla vicenda giudiziaria.
La presunta parte offesa non ha potuto raccontare la sua versione in tribunale. La giovane, che aveva un percorso difficile di abusi di droghe, si tolse la vita buttandosi sotto un treno alla stazione di Pontedera a soli 18 anni, nel novembre del 2018. Era incinta di 3 mesi. Viveva in difficoltà economiche ed emotive. Senza alcun appoggio.