Si avvicina il 9 ottobre e il ricordo di Francesco Vannozzi si fa più intenso e commosso nella comunità di Vicopisano.
14 anni fa, infatti, nel 2010, proprio il 9 ottobre, alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan in Afghanistan, un ordigno esplose al passaggio di un convoglio militare italiano, facendo saltare in aria un Lince che scortava una colonna di camion. Nell’attentato persero la vita quattro giovani militari italiani, in missione di pace: fra questi il giovane Francesco Vannozzi, di San Giovanni alla Vena, caporal maggiore scelto del 7° Reggimento Alpini di stanza a Belluno. 26 anni, appena, ma si era già distinto in diverse, e difficili, missioni di pace all’estero.
“Era da sempre impegnato nel volontariato nel nostro territorio – dice il Sindaco, Matteo Ferrucci – in particolare nel servizio antincendio AIB, e proprio questo suo spirito di servizio lo aveva spinto ad arruolarsi negli Alpini, e a continuare a fare del bene, anche quando, e dove, era molto arduo e rischioso”.
Durante le varie commemorazioni, ogni anno, spesso è stato detto che per gli alpini la morte non è una separazione definitiva, ma è un ‘andare avanti’. Allungare il passo su uno dei sentieri e scomparire temporaneamente alla vista, ma rimanere in contatto fino a ritrovarsi sulla vetta dove si sono raccolti tutti i vecchi compagni. “Non è una immagine retorica ma un comune sentire che, come alpini, apprendiamo dall’insegnamento della montagna“.
Per ricordare Francesco, mercoledì 9 ci sarà, come sempre, una cerimonia, particolarmente sentita dalla cittadinanza che si stringe intorno a Nilo Vannozzi, alla moglie Lia, al fratello di Francesco, Sergio, alla sua famiglia.
“”Il 9 ottobre alle 10 circa – conclude il Sindaco – ci ritroveremo con i familiari di Francesco, il 7° Alpini di Belluno, autorità militari, civili e religiose prima al cimitero di San Giovanni alla Vena, per la benedizione di don Paolo Manzin, e poi di fronte alla stele a dedicata a Francesco, nella strada che porta il suo nome per continuare la cerimonia. La nostra vicinanza a Nilo, Lia, Sergio, pronuncio queste parole a nome dell’Amministrazione, si è rafforzata con gli anni e il 9 ottobre, e non solo!, siamo con loro, per rendere onore a Francesco, nei cuori di tutti e tutte noi”.