PONTEDERA. L’evento più atteso dei Vespa World Days 2024 non ha deluso le aspettative.
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Pontedera è la patria della Vespa, il luogo dove tutto è cominciato: sono 140 anni di Piaggio e 100 anni dello Stabilimento di Pontedera, dove Vespa è nata. Le Terre di Pisa hanno accolto i più di 30mila Vespisti che hanno animato il raduno mondiale dei Vespa club. Gli eventi si sono svolti dal 18 al 21 aprile 2024 e non hanno deluso le aspettative. E’ stata un’edizione da record: da oltre 50 Paesi del Mondo, in rappresentanza di quasi 700 Vespa Club. Gli appassionati sono arrivati a Pontedera praticamente da ogni parte d’Italia e d’Europa, ma anche da tante altre nazioni: tra gli altri Messico, Filippine, Stati Uniti, Thailandia e anche Iran. L’intera provincia di Pisa è stata letteralmente presa d’assalto con migliaia di visitatori ogni giorno.
La grande Vespa Parade di sabato 20 aprile, evento clou, ha battuto ogni primato precedente con almeno 15mila Vespe che, partendo da Pontedera, hanno sfilato per le colline della Valdera che hanno ispirato Corradino d’Ascanio. Un “serpentone” gioioso e colorato che da viale Italia ha attraversato la città e ha raggiunto le colline della Valdera, lungo oltre 15 chilometri e formato da Vespe di ogni epoca, modello e colore. Appuntamento al 2025 in Spagna: i Vespa World Days 2025 saranno ospitati a Gijón, nelle Asturie.
“Scorrono i titoli di coda di un evento che farà parte della storia di Pontedera. – ha detto il Sindaco di Pontedera Matteo Franconi – Quattro indimenticabili giorni segnati dalla sconfinata passione per la Vespa, accompagnati da una organizzazione all’altezza e una accoglienza di cui la città può sentirsi orgogliosa“.
“Linguaggi, colori, sorrisi, storie diverse e struggenti che Pontedera ha abbracciato con la sua straordinaria generosità e quel calore unico fatto di entusiasmo ed emozione che la rende speciale. – continua Franconi – È stato avvincente e faticoso preparare in così poco tempo una iniziativa di questa portata. É ancor più bello oggi registrare il bagno di folla, i numeri da record, la soddisfazione palpabile sui volti dei partecipanti“.
“Se quel che abbiamo vissuto rimarrà per sempre nel cuore e nella mente di questo territorio lo dobbiamo alla dedizione, al coraggio e alla responsabilità di tutti coloro che si sono prodigati per celebrare il mito della Vespa nel luogo dov’è nata. – sottolinea Franconi – Nel tripudio variopinto di quell’interminabile serpentone di tutte le Vespe del mondo abbiamo sentito riaffiorare l’odore e il sapore di ricordi, persone, parole ed emozioni incastonate nella storia delle nostre famiglie legate ai cento anni del lavoro nello stabilimento della Piaggio“.
“Un GRAZIE maiuscolo lo dedico ai tanti volontari, alle forze dell’ordine, ai dipendenti, agli organizzatori, alla famiglia Colaninno, ai visitatori, agli sponsor e a chiunque ha prima creduto e poi lavorato affinché tutto si svolgesse nel migliore dei modi. – conclude Franconi – L’ultimo grazie va a questa comunità e alla sua incredibile capacità di vincere le sfide e lasciarsi amare, sempre e comunque. Viva la Vespa, viva Pontedera“.