Dopo gli annunci entusiastici dell’Amministrazione comunale di Terricciola in materia di turismo, l’opposizione interviene chiedendo maggiore trasparenza e dati verificabili.

TERRICCIOLA – Dopo gli annunci entusiastici dell’Amministrazione comunale di Terricciola in materia di turismo, l’opposizione interviene chiedendo maggiore trasparenza. Di seguito il comunicato del PD Terricciola, riportato in forma integrale.
«Appena sarà possibile commenteremo, dati alla mano, quanto è stato riferito con tanto entusiasmo dall’Amministrazione comunale di Terricciola. Nel frattempo, ci preme evidenziare un aspetto ricorrente: ogni volta che viene avanzata una critica o semplicemente segnalata un’ombra di dubbio sulla veridicità o sulla trasparenza delle comunicazioni ufficiali, ecco che arrivano le solite reazioni: “sono invidiosi”, “remano contro”, “è colpa delle amministrazioni precedenti”…
Il copione è sempre lo stesso: individuare colpe e colpevoli, dipingere il passato come un “deserto dei Tartari” e presentarsi oggi come i portatori della “luce divina” che avrebbe finalmente redento questo territorio. Ma la realtà è ben diversa.
In un anno, cambiando qualche nome a eventi che da decenni vengono organizzati con successo, o addirittura appropriandosi a fini propagandistici di iniziative private come le cene sociali delle associazioni (che ci sono sempre state), si vorrebbe far credere di aver prodotto un “boom turistico”.
Peccato che ci si dimentichi di dire che: i numeri di partenza erano già alti grazie a un lavoro pluridecennale di promozione pubblica, gran parte del merito appartiene all’iniziativa privata, fatta di imprenditori e operatori che hanno saputo investire, rischiare e costruire attività solide e redditizie senza contributi assistenziali.
Sia chiaro: siamo contenti se le cose vanno bene. Ma per essere davvero contenti, vorremmo avere anche la certezza e la tranquillità che i dati forniti siano strumenti seri e funzionali a una programmazione territoriale di lungo periodo e non semplici numeri usati come propaganda.
Il vero punto non è “chi ha acceso la luce”, ma comunicare le cose per come realmente sono, con dati certi e verificabili. Solo così si dà credibilità alle parole e rispetto alla comunità».