Le dichiarazioni del sindaco Bini e la grande soddisfazione per la riapertura del Teatro di Terricciola: ” costruire una generazione aperta e sensibile all’arte, alla cultura e al proprio territorio”.
TERRICCIOLA – Terricciola riapre il suo teatro e il sindaco Bini, con orgoglio e soddisfazione, si esprime sulla questione con comunicato ufficiale.
“E’ un giorno importante perché decidiamo di riaprire la porta del teatro di
Terricciola, e lo riapriamo con Teatro di Bo’, a dire il vero lo Apriamo.. lo Apriamo
con la A maiuscola, perché mai avevamo avuto la possibilità di fare una
programmazione ad ampio raggio e articolata ma avevamo sempre avuto formule più
ridotte o spot per uno spettacolo.
Intanto ringrazio Franco e il suo Staff, perché senza idee e manodopera non si
aprirebbe nulla, per noi Comune è un grande evento perché ci permette di costruire,
non solo si costruisce case e palazzi ma si costruisce anche una società, e noi
vogliamo iniziare a costruire una generazione aperta e sensibile all’arte, alla cultura e
al proprio territorio.
La società è profondamente mutata in questi anni difficili, tra pandemia mondiale e
guerra, ripartire dalla socializzazione e dallo stare insieme e soprattutto dall’arte,
dalla cultura e dai valori, dall’attaccamento per il proprio paese e l’amore per le
proprie radici, l’idea è di usare il Teatro come ” base” e il paese come palcoscenico,
creare interazione tra ragazzi e abitanti, riscoprirci e innovarci nel concetto del vivere
insieme.
Sarebbe facile fare ciò che abbiamo fatto da sempre, serate di vino e cibo, risultato
partecipativo assicurato, le abbiamo fatte e le faremo, ma serve anche altro, serve
cibarci e dissetarci di cultura e far conosce al mondo un paese, Terricciola, non solo
fatto per godere di momenti spensierati, serve impegnarci a conoscere e divulgare la
bellezza di un territorio a 360gradi, questa terra non può essere conosciuta solo per lo
sfruttamento delle risorse ma deve esser essa stessa risorsa, vita, deve esser un
insieme di case, colline, belle da vedersi ma cariche di sostanza umana, investire in
questo è il nostro obbiettivo, chi pensa a soli investimenti o soluzioni economiche
monetarie senza una coscienza culturale che ne fa parte ha già perso, noi
combattiamo lo spopolamento , le chiusure delle scuole, l’arrivo di facili predoni
economici attraverso la crescita culturale della nostra società.
Oggi facciamo un passo importante e ci auguriamo sia proficuo e un percorso lungo,
fatto di piccoli granelli di sabbia che messi insieme costruiscono un terreno fertile in
cui seminare i saperi del domani”.