La Polizia di Stato di Pontedera il 13 settembre, ha arrestato un 19enne residente a Fornacette per evasione.
Il giovane, già ai domiciliari con braccialetto elettronico per rapina aggravata, aveva tagliato il dispositivo e si era allontanato. Riconosciuto da un agente il giorno successivo, ha tentato la fuga ma è stato rintracciato e arrestato. Dopo la convalida del fermo, era stato nuovamente posto ai domiciliari, ma il 18 settembre, a seguito dell’aggravamento delle esigenze cautelari, è stato disposto il trasferimento in carcere a Pisa.

La comunicazione per esteso della Questura di Pontedera
Nella giornata di sabato 13 u.s., personale della Sezione di Polizia Giudiziaria e della
Sezione Volanti del Commissariato di Pontedera, ha tratto in arresto un 19enne, italiano
di origini magrebine, residente in Calcinaia, frazione Fornacette per il reato di evasione.
Il giovane, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per rapina aggravata con
braccialetto elettronico, nella serata di venerdì, dopo averlo tagliato, si era allontanato
dalla propria abitazione.
Nel pomeriggio del giorno dopo, un poliziotto, mentre rientrava in Commissariato, ha
notato un ragazzo che, insieme a due giovani connazionali, era seduto sotto una pensilina,
in Pontedera in attesa di un bus diretto a Pisa.
Il giovane, appena ha visto l’auto del poliziotto, riconoscendolo, è scappato a piedi nascondendosi all’interno di un condominio. Nel frattempo, prontamente allertati, sono arrivati un altro poliziotto libero dal servizio che stava anche lui rientrando al lavoro e la volante.
Dopo accurate ricerche, il giovane è stato individuato e sottoposto ad arresto.
Nella mattinata successiva, l’arrestato, su richiesta del Sostituto Procuratore di turno,
è stato sottoposto al giudizio direttissimo presso il Tribunale di Pisa con arresto
convalidato e nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari con installazione del
braccialetto elettronico.
Nella giornata del 18 quest’ufficio ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dal Sostituto Procuratore di turno e accolta dal G.I.P., a seguito dell’aggravamento delle esigenze cautelari, vista la sua condotta, traducendo lo stesso direttamente alla Casa Circondariale di Pisa.