Stipendi regionali 2025: scopri quanto guadagnano presidenti, assessori e consiglieri in Italia tra indennità di carica, funzione e rimborsi.
Quanto guadagnano davvero i rappresentanti delle Regioni italiane? La risposta non è immediata, perché lo stipendio di presidenti, assessori e consiglieri si compone di più voci: indennità di carica, indennità di funzione e rimborsi per l’esercizio del mandato.
Prendendo ad esempio la Toscana, il presidente Eugenio Giani, confermato per un secondo mandato, percepisce circa 13.000 euro lordi al mese. Nel 2024 il suo reddito complessivo dichiarato è stato di 156.000 euro. La legge nazionale 34 del 2012 stabilisce un tetto massimo per i governatori pari a 13.800 euro lordi mensili, suddivisi in 7.000 euro di indennità di carica, 2.700 euro di indennità di funzione e 4.100 euro per spese operative.
Gli assessori regionali, così come i vicepresidenti di giunta o del consiglio, hanno un compenso leggermente inferiore: 12.600 euro lordi al mese, composti da 7.000 euro di indennità di carica, 1.500 euro di indennità di funzione e 4.100 euro per le spese legate all’incarico.
Per i consiglieri regionali, lo stipendio base mensile è di 11.100 euro lordi, formato da 7.000 euro di indennità di carica e 4.100 euro di spese operative, senza indennità di funzione. Chi ricopre ruoli aggiuntivi – come presidente di commissione, presidente di gruppo o consigliere segretario – vede lo stipendio salire a 12.300 euro, grazie all’aggiunta di 1.200 euro di indennità di funzione.
Va sottolineato che questi valori rappresentano i massimi stabiliti dalla legge e possono variare leggermente tra le diverse Regioni. La pubblicazione degli stipendi dei governatori è obbligatoria secondo le regole di trasparenza amministrativa.






