La UILTuCS Toscana esprime forte preoccupazione per i circa 400 lavoratori civili italiani di Camp Darby che rischiano di non ricevere lo stipendio di ottobre a causa dello shutdown del Congresso USA iniziato il 1° ottobre. Il blocco del bilancio federale americano sta colpendo anche altre basi militari statunitensi in Europa, coinvolgendo complessivamente circa duemila dipendenti italiani.
La UILTuCs ripporta: «La UILTuCS Toscana esprime forte preoccupazione per la situazione che sta coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici civili italiani impiegati presso la Base di Camp Darby che rischiano di non ricevere lo stipendio del mese di ottobre a causa dello shutdown del Congresso degli Stati Uniti, in corso dal 1° ottobre.

Il blocco del bilancio federale americano sta avendo ripercussioni anche sulle Basi militari statunitensi in Europa colpendo anche circa duemila dipendenti italiani, tra cui i 400 lavoratori e lavoratrici di Camp Darby, molti dei quali residenti nelle province di Livorno, Pisa e Lucca.
“Siamo di fronte a una situazione senza precedenti – dichiara Sabina Bardi, responsabile UILTuCS Toscana per l’area di Livorno –. Ai lavoratori e alle lavoratrici civili italiani, pur essendo dipendenti a tutti gli effetti e coperti da un contratto nazionale, viene di fatto chiesto di recarsi al lavoro senza percepire la retribuzione, a causa di una norma americana che non trova alcun riscontro nel nostro ordinamento.
È inaccettabile! La sospensione dello stipendio delle lavoratrici e dei lavoratori è una violazione della legge italiana e del CCNL, oltre che dei principi fondamentali della nostra Costituzione, che tutela il diritto al lavoro e alla giusta retribuzione.”
La UILTuCS Toscana ha già informato le Autorità locali – Sindaci e Prefetti – e sollecitato un intervento urgente del Governo, affinché vengano tutelati i diritti dei dipendenti italiani e garantita la continuità salariale.
“In altri Paesi europei, come Germania, Belgio e Olanda – conclude Bardi – i governi si sono fatti garanti del pagamento degli stipendi, anticipando le somme in attesa del rimborso da parte degli Stati Uniti. È doveroso che anche l’Italia si muova nella stessa direzione per non lasciare sole centinaia di famiglie toscane e italiane in un momento di grande incertezza.”
Arianna Cappetti, coordinatrice UILTuCS della Base, dichiara: “È una situazione drammatica. Intere famiglie non sanno come andare avanti e l’incertezza potrebbe durare mesi!”
La UILTuCS Toscana continuerà a monitorare la situazione, pronta a intraprendere tutte le azioni sindacali necessarie per difendere i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.» Lo riporta UILTuCS Toscana





