Si riporta integralmente il comunicato stampa a firma del “Coordinamento antimilitarista livornese” e dei “Ferrovieri contro la guerra”.
La militarizzazione delle infrastrutture ferroviarie italiane avanzerebbe senza informare la cittadinanza. Secondo quanto denunciato dal Coordinamento Antimilitarista Livornese e dal collettivo “Ferrovieri contro la guerra”, l’Unione Europea ha finanziato con 3.875.000 euro l’ampliamento del binario 4 della stazione di Pontedera (Pisa) e dei binari 1-2-3-4 della stazione di Palmanova (Udine), nell’ambito dei “progetti di trasporto dell’MCE (meccanismi per collegare l’Europa)” dedicati alla mobilità militare. I lavori comprenderebbero l’adeguamento dei sistemi di sicurezza, segnalazione e trazione elettrica.
L’obiettivo del progetto, secondo quanto riportato nel comunicato, è consentire la manovra di treni lunghi 740 metri per un duplice uso civile e militare: trasporto merci efficace da un lato e mobilità militare per addestramento e difesa dall’altro. In questo modo le linee ferroviarie Firenze-Pisa e Udine-Cervignano, come si legge nel comunicato, potranno essere utilizzate sia per scopi civili sia militari.
I gruppi antimilitaristi sottolineano i rischi per la sicurezza dei cittadini: “Stazioni come quella di Pontedera, quotidianamente affollate di viaggiatori, potrebbero trovarsi al centro di un transito di treni militarizzati con esplosivi, carri armati, mezzi militari e soldati”, affermano. L’intreccio tra materiale bellico e traffico ferroviario civile rappresenterebbe una situazione estremamente pericolosa in caso di incidenti.
Secondo il comunicato, la militarizzazione delle ferrovie rappresenta anche una forma di condizionamento psicologico, abituando la popolazione alla presenza costante di armi e militari nelle stazioni, normalizzando così la quotidianità della guerra.
Il Coordinamento Antimilitarista Livornese e “Ferrovieri contro la guerra” hanno già denunciato in passato la sospensione della circolazione ferroviaria tra Pisa e Livorno, avvenuta a giugno per favorire l’ultimazione dello scalo militare del triangolo Tombolo-Canale Navicelli-Camp Darby, il più grande arsenale statunitense fuori dal territorio USA. In questa nuova occasione, i due gruppi chiedono di riportare l’attenzione pubblica sull’eventuale espansione del coinvolgimento militare delle linee ferroviarie italiane.
L’utilizzo militare della linea Firenze-Pisa collegherà, secondo il comunicato, Firenze, il centro urbano di Pisa e i porti di Livorno e La Spezia con il corridoio della rete centrale scandinavo-mediterraneo.
“Sosteniamo una circolazione ferroviaria civile e sicura e contrastiamo l’uso della rete ferroviaria a scopo bellico”, concludono i due gruppi.







